Mangiare i semi d’anguria fa bene alla salute.

Con questo caldo, ovunque ci troviamo – in spiaggia sotto il sole o in giardino con gli amici – non c’è nulla di meglio che addentare una bella fetta di cocomero fresco e dissetante. Ma forse qualcuno ancora non sa che togliere i semi dell’anguria è solo una perdita di tempo e inoltre uno spreco di benefici nutritivi. Nonostante ciò c’è chi è in grado di scandagliare tutta la polpa prima di mangiarla: complimenti per la pazienza! Ma non c’è niente di più sbagliato, perchè i semi dell’anguria sono pieni di ottime qualità, e poi… non fanno crescere le piante nella pancia, sono tutti da mangiare! I semi dell’anguria, apprezzati o meno, fanno un gran bene. Sono ricchissimi non solo della fibra che provoca quello scricchiolio sotto i denti, ma anche di quei celebri antiossidanti richiestissimi in farmacia, in erboristeria e nei supermercati. Mangiando l’anguria a occhi chiusi, sono compresi nel prezzo… e non è tutto. I semini di anguria sono ricchissimi di proteine: 100 grammi di semini ne contengono circa 35 grammi (più che nella stessa quantità, ad esempio, di carne, anche se il valore biologico è nettamente più basso). La quota proteica è di aiuto all’interno del frutto: ne riduce infatti l’impatto glicemico (già basso) e permette uno spuntino o un fine pasto ancora più sereno. I semini sono inoltre ricchi di grassi poli-insaturi, di quelli, per intendersi, che abbassano il colesterolo, il rischio cardiovascolare e l’iperattivazione del sistema immunitario (perfetti per persone che soffrono di allergia, asma, autoimmunità…). Come se ciò non bastasse, le potenziali future anguriette, i semi, contengono una buona quantità di vitamine del gruppo B, che fanno bene al fegato, e un mucchio di altri minerali. I semi sono pieni di zinco, magnesio, manganese, fosforo, potassio, rame. Praticamente si tratta di piccoli integratori nascosti, perfetti per sopportare il caldo ed evitare di ammalarsi con l’aria condizionata: oltre a lavorare sul sistema immunitario e sul potenziamento delle difese antiossidanti, alcuni dei minerali citati mantengono modulata la pressione arteriosa e reintegrano ciò che viene perso col sudore. Il caso del ferro è interessante: l’anguria contiene una buona quota di vitamina C, così che qualora i semi vengano mangiati insieme alla polpa, il suo assorbimento sarà facilitato (il ferro si assorbe meglio quando è assunto insieme a dell’acido ascorbico, che è il nome più complicato della vitamina C). Insomma, i semini dell’anguria sono talmente pieni di qualità che… vanno mangiati!

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