Ma l’auto elettrica è per davvero ‘ecologica’? Ni.

di Pier Giorgio Tomatis. Le parole, si sa, pesano come macigni e ve n’è una in particolare che mi fa inorridire per l’utilizzo (volutamente improprio) che ne viene fatto.

Le pubblicità sono ingannevoli ma quelle legate ai veicoli elettrici sono di una scorrettezza esasperante. L’auto elettrica è ecologica. Vero. Falso. Vero e falso al contempo. Tecnicamente parlando, l’automezzo non può essere considerato ecologico perché è un agglomerato di latta, gomma, plastica, olio e quant’altro esattamente come gli altri. La differenza sta nell’emissione di sostanze inquinanti dal tubo di scappamento. In questo caso (e solo in questo) il mezzo è da considerarsi ecologico perché la corrente elettrica disperde solo calore nell’atmosfera e nient’altro. Nel confronto con altre autovetture si comprende che l’auto elettrica vanta emissioni nocive vicino allo zero cosa che non possono fare i mezzi a benzina, a gas o altri liquidi combusti. Tuttavia, non si può considerare l’auto elettrica un mezzo totalmente ecologico anche se omettessimo di considerare il veicolo nella sua interezza. Per produrre l’elettricità che alimenta l’automobile si è fatto un cammino veramente ecologico? Mi spiego meglio: la corrente elettrica prodotta scaturisce da centrali nucleari? A carbone? A biomasse? Se non si trasforma il modo di creare energia in un sistema veramente pulito ed ecologico non si dovrebbe avere il diritto di disinformare gli acquirenti con una bugia talmente sottile e ovvia che finisce nel dimenticatoio. O l’energia è pulita veramente oppure si tratta di un inganno e occorre aggiungere una parola agli slogan pubblicitari: l’auto non è ecologica ma potrebbe essere “più” ecologica delle altre. Dipende da alcuni fattori che non possono fare riferimento alle aziende costruttrici di autoveicoli. Il pessimo uso del vocabolo “ecologico” si sposa benissimo con un altro che rappresenta un vero e proprio malvezzo tipico delle industrie italiane: “biologico”. Tanti alimenti vengono spacciati per biologicamente testati anche se di fatto non lo sono, ma questa è un’altra storia e il soggetto di un altro articolo…

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