Ma è questa la ‘democrazia’ che vogliamo!?

Il presidente della Repubblica francese – contro la volontà del suo popolo, che ha messo a ferro e fuoco l’intero paese – ha promulgato la legge sulla riforma delle pensioni.

Il Consiglio costituzionale francese ha dato il via libera alle norme essenziali della riforma, in particolare l’articolo più contestato, quello che aumenta l’età pensionabile da 62 a 64 anni.

Questo in Francia, ma un pò dappertutto, dove pochi personaggi – eletti da una sempre più sparuta minoranza di cittadini – decidono per milioni e milioni di persone.

Vedi quello che è accaduto qui da noi in Italia, dove a differenza dei francesi subiamo zitti e mosca, la cosiddetta riforma fornero, che tiene i giovani a casa fino a 40 anni e i vecchi a lavorare fino a 70 anni, il passaggio dalla lira all’euro, che di fatto ha dimezzato retribuzioni e risparmi di lavoratori dipendenti e pensionati, quando, per contro, il costo della vita è quadruplicato, ecc, ecc!

Insomma, contro il volere dei popoli l’umanità si ritrova a combattere guerre che non vuole, ad emigrare da un continente all’altro, ad accogliere milioni di migranti, a subire leggi e atti inconsulti, a vivere una vita di costrizioni, privazioni e imposizioni, a mandare giù, più o meno sommessamente, i diktat di un manipolo di persone che si sentono i padroni del mondo e che si arrogano il diritto di decidere le sorti dell’intera umanità!

In questo contesto dove l’astensionismo sta consumando, come neve al sole, la democrazia rappresentativa, dacchè un cittadino su due non va più a votare convinto che con il proprio voto nulla cambi aumentano le disuguaglianze e la concentrazione della ricchezza, l’erosione del welfare (pensioni, sanità, scuola), la privatizzazione dei servizi, la precarizzazione, la crisi climatica, le spese per il riarmo, la finanziarizzazione dell’economia, l’evasione e l’elusione fiscale, l’estinzione del ceto medio.

E cosa fa davanti a tutto ciò la politica e l’informazione?

I politici, veri e propri attori, recitano la loro parte nei vari teatrini del mainstream, dove si insultano a vicenda, sprezzanti dei veri bisogni della gente.
I giornalisti, scribacchini sotto dettatura del padrone del giornale e anchorman/woman della tv che li paga, alimentano proprio ciò a cui la politica si è ridotta: il gossip!

Questa è la loro cifra di libertà, di democrazia e di civiltà, ma è anche la nostra!?

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7 Responses

  1. Marcolux ha detto:

    Provate ad andare in qualsiasi Questura per fare un passaporto: vi accorgerete che è un’impresa quasi impossibile, almeno in tempi brevi. Mesi e mesi….cosa che sto vivendo…non me la racconta qualcun altro! Per i clandestini invece tutto semplice. Basta pagare i criminali e sono a posto. Questa è l’Italia. Un grazie speciale alla Meloni che voleva mettere il blocco navale, e che invece, col suo governo, ha fatto quadruplicare gli arrivi. Ce lo ricorderemo!

  2. Pancrazio - Pianezza - TO. ha detto:

    Ecco come è ridotta la democrazia in Italia:
    Tariffario documenti falsi X migranti diretti in Italia.Nelle chat dei trafficanti ora spunta anche un listino: carta d’identità 500 euro, per i passaporti fino a 1.500. Sfogliando le chat dei migranti ci si imbatte in ogni genere di proposte. La promozione dei convogli è solo una parte del mondo che ci si è aperto quando abbiamo iniziato a monitorare le loro conversazioni. Tra i post più preoccupanti ci sono quelli dei trafficanti di documenti falsi. Abbiamo iniziato a cercare qualcosa di concreto dopo alcuni «specchietti per le allodole» e ci siamo imbattuti in un personaggio che promette qualunque tipo di documento europeo, con tanto di prova video documentale. Solo pochi giorni fa un «passeur» dalla Turchia assicurava il rilascio della «Carta blu» europea una volta arrivati in Grecia per proseguire il viaggio verso l’Italia e verso gli altri Paesi europei. Ma stavolta la posta è molto più alta. «Per tutti gli immigrati clandestini: vi forniamo documenti europei di alta qualità a prezzi adatti a tutti», si legge nell’annuncio in arabo. Il messaggio è stato lasciato in un gruppo in cui c’è un’alta concentrazione di cittadini bangladesi che, dopo essere arrivati in Libia con i propri documenti in regola, compreso il visto per il transito da Dubai, cercano il modo di salire sui barchini illegali per raggiungere l’Italia. Il ventaglio di proposte è ampio: passaporti biometrici, certificati di residenza, carte d’identità e patenti di guida. Per queste ultime, viene anche specificato: «Senza bisogno di imparare una lingua».Nel messaggio è presente anche un numero di telefono e decidiamo di contattare l’uomo dell’annuncio per avere maggiori informazioni sulla sua attività. Ci fingiamo interessati alla proposta e gli scriviamo un messaggio Whatsapp: come immagine profilo ha una serie di passaporti, quindi il numero che abbiamo segnato è quello giusto, nonostante ci sorprenda il fatto che il prefisso del suo numero corrisponda a un’utenza greca (+30). Gli spieghiamo che vorremmo saperne di più in merito ai documenti europei, soprattutto per quanto riguarda i costi di un passaporto italiano. La sua risposta è immediata: «Quello costa 1500 euro». Approfittando della sua disponibilità nel fornire rapidamente le informazioni di cui abbiamo bisogno, chiediamo i costi anche per gli altri documenti di cui potrebbe avere necessità un clandestino in Europa. Altrettanto velocemente otteniamo quello che sembra essere un vero e proprio listino prezzi: «Carta Visa (visto, ndr) 1200 euro; carta di identità 500 euro; patente di guida 500 euro».

  3. Karateka ha detto:

    In ITALIA manca il REFERENDUM PROPOSITIVO che in Svizzera esiste da sempre. L’Italia non è domecratica bensì PARTITOCRATICA.
    Complimenti a Roberto B

  4. roberto b ha detto:

    Lo so sono fuori tema.

    ““Non si può pretendere che violiamo le nostre leggi”. È quello che ha detto oggi il presidente della Svizzera Alain Berset, a Berlino, in conferenza stampa con Olaf Scholz, rispondendo alle domande dei giornalisti sul rifiuto della Confederazione alla consegna delle armi all’Ucraina. “Ad ogni modo si dovrà vedere come la situazione debba o possa evolversi”, ha aggiunto. “È importante che ci atteniamo alle leggi, e che le riadeguiamo se questo fosse necessario”. Berset ha anche affermato: “Essere neutrali non significa che siamo indifferenti”. La Svizzera partecipa infatti al sostegno umanitario dell’Ucraina e lo farà anche in futuro.
    Articolo tratto dal SOLE 24 ORE

    La nostra Costituzione è continuamente violata, la nostra Costituzione dice che Noi ripudiamo la guerra e quindi dovremmo attenerci a questa legge essenziale. Una domanda, ma la nostra partecipazione a questa guerra è stata una nostra scelta o ci è stata imposta?
    un saluto roberto b

  5. Della Vovere - Torino ha detto:

    QUANDO LA DEMOCRAZIA NON FUNZIONA:
    Racket dell’elemosina, la denuncia: “C’è un sistema mafioso che sfrutta cani e persone per fare soldi”. In un video il momento in cui in piazza Carlo Felice vengono smistati gli animali e i senzatetto. C’è almeno un video a testimoniare quello che Pierlucio Firrao, consigliere comunale di Torino Bellissima, definisce il ‘racket dei clochard’. Nelle immagini che sono state rese pubbliche si vede un furgoncino bianco in piazza Carlo Felice a Torino dal quale scendono alcuni senzantetto con ognuno un cane al guinzaglio, da qui questi vengono indirizzati verso alcuni punti strategici nei quali posizionarsi per chiedere l’elemosina.

    La criminalità organizzata dunque, secondo il consigliere comunale, sfrutterebbe persone bisognose come i senza fissa dimora e i cani come moltiplicatori di denaro. Sì, perché secondo le stime dello stesso Firrao in un giorno la presenza di un animale da compagnia insieme a chi chiede l’elemosina potrebbe valere un guadagno di 100 euro in più.

    “C’è un sistema mafioso che gestisce il racket dell’elemosina”, spiega Firrao, “ci sono delle persone che sfruttano animali e persone per fare soldi con l’elemosina”. Il sistema sarebbe questo: “Organizzano dei viaggi dall’est Europa, fanno arrivare a Torino le persone, le scaricano in piazza Carlo Felice, dove ci sono altre persone che indicano i luoghi dove andare”.

    Elemento essenziale del racket sarebbe il cane che viene fornito dall’associazione criminale: “Tutti i cani hanno lo stesso veterinario che si trova in Romania a distanza di 2.000 chilometri e questo è testimoniato dall’ENPA”. Un sistema organizzato che è stato prima documentato e poi denunciato alla polizia locale che ha messo in atto alcune azioni e in corso ci sarebbe un’indagine.

  6. Ildebrand ha detto:

    Non so quante volte abbiamo insistito su questo tasto. Alle elezioni del 2022 non esisteva alcuna valida alternativa. Erano tutti satelliti del cdx o del csx. E il nostro non era certo un incaponimento. Era una semplice costatazione della realtà. L’astensione in quel momento è stata la scelta più anti-sistema che si potesse fare e i fatti lo hanno chiaramente dimostrato.

  7. Paolino - MN ha detto:

    E’ da tempo che l’arbitro è diventato un giocatore e questo giocatore sta danneggiando seriamente gli interessi nazionali dell’Italia ma non ha nemmeno alcuna legittimità per farlo. C’è bisogno di un nuovo impianto costituzionale perché quello attuale ha consegnato il potere nelle mani di chi non è nemmeno mai stato eletto dal popolo.

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