Ma anche gli uomini di potere sono esseri umani?

di Maria Pia Caporuscio. Una domanda che mi assilla fin da bambina è questa: ma anche gli uomini di potere sono esseri umani? Leggendo l’atto di accusa mossa dall’ONU contro Israele per crimini contro bambini palestinesi, si direbbe proprio di no. E’ atroce quanto il potere, che alcuni uomini si arrogano contro altri uomini, sia demoniaco. Tutto il mondo nello scoprire l’orrore dei campi di concentramento ha condannato e sputato sulla tomba di quella belva, che ha negato la vita a milioni di esseri umani.
Tutti abbiamo tremato d’orrore e pianto nel vedere quei mucchi di scarpine che urlavano, per essere state strappate dai piedini. Tutti abbiamo giurato che un simile orrore non lo avremmo mai più permesso, che ci saremmo battuti per stroncare sul nascere ogni violenza. La nostra Costituzione lo ha scritto a caratteri di fuoco: l’Italia ripudia la guerra! Non riesco a dormire per l’angoscia che mi stringe la gola ed esco sulla terrazza. Osservo la mia città dormire serena e tranquilla come se queste cose non esistessero, come se in tutto il mondo regnasse la pace. Le foglie degli alberi in giardino si agitano leggermente, mosse da un venticello estivo, mentre dentro sento grida strazianti. Mi porto le mani agli orecchi per non sentire le urla delle donne, degli uomini dei bambini che per il medesimo odio, sono diventati fumo passando per un camino. Li sento urlare per essere morti inutilmente. Li vedo stringersi al petto dei partigiani morti anche loro, per fermare questo orrore. Li sento chiedersi perché questa mostruosa storia debba ripetersi! Dio! Come possono degli uomini capaci di intendere e volere, imprigionare e torturare bambini e adolescenti colpevoli di difendersi coi sassi contro carri armati? E’ come trovare logico che un campione di pesi massimi salga sul ring per combattere contro un bimbo di tre anni. E’ pura follia! E dove sono gli eroi che rischiavano la vita affinché tutto questo finisse per sempre? Possibile siano morti tutti? Ma aspetto invano una risposta. Il vento si è fatto più impetuoso e scuote fortemente le foglie, un brivido mi percorre la schiena mentre mi giunge una nenia triste fra le piante.

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