Lotterie crudeli: Aladino e gli altri animali da fiera.

di Gianluca Felicetti, Presidente LAV. Aladino ce l’ha fatta. Grazie alla mobilitazione innescata anche via internet da Andrea Mameli per la festa di Mastros in Nugoro, un asino non verrà trasformato in arrosto. Bastava partecipare a una lotteria e indovinare il peso dell’animale. Gioco per fortuna riuscito con esito felice. Tutti contenti. Ora Aladino è al sicuro, presso l’associazione “Asini si nasce”, coordinamento Sardegna.
Ma Aladino è solo uno dei quasi 2000 asini, muli e bardotti che secondo le fredde statistiche, ogni anno vengono macellati ufficialmente in Italia. A rincorrere tutti gli allevamenti e le vendite ai macellai non si riuscirebbe quindi a dare un esito felice, anche disponendo di tanto denaro. Con la certezza che l’anno successivo, visto l’affare, chi commercia questi animali sarebbe incentivato a produrne anche di più… E allora? Tenendo conto che si può vivere e bene anche senza mangiare carne, la storia di Aladino, se davvero l’emozione per la sua sorte non è svanita nel giro di un clic, deve portare il Consiglio Comunale di Nuoro – lo può fare anche su proposta della Giunta che ha annunciato una stretta sulla presenza degli abusivi nella fiera – a varare un Regolamento come quello proposto da tempo dall’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che vieta – come già a Roma e in altre centinaia di centri grandi e piccoli – la messa in palio di animali in fiere e lotterie. E deve portare, speriamo, la Regione Sardegna a imitare Lombardia ed Emilia Romagna, che hanno trasformato in legge questo principio. Perché la presa in carico di un animale, una responsabilità eticamente enorme, non può essere vinta con l’estrazione di un numero. Chi vuole vincere la vera lotteria che salverebbe altri asini e non solo?

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