Lo smartphone: una droga che a volte uccide!

Le nuove generazioni non possono più farne a meno! Lo portano ovunque e lo usano dappertutto. Spesso mi è capitato di vedere alla guida dell’auto ragazzi con la testa tra le gambe. Pensavo avessero dei disturbi ai genitali, ma poi un bel giorno dall’alto di un autobus mi sono reso conto che chattano e messaggiano con lo smartphone tra le cosce: “Lo so, le radiazioni del cellulare sono altamente dannose e cancerogene. E’ questione di giorni, forse ore. Ed io diventerò impotente. E’ da quando ho il cellulare (e la patente) che se non so dove metterlo lo ficco tra le gambe. A volte anche pizzicato tra gambe e sedere. Da sempre. In ufficio, al cinema, a cena (che schifo sbatterlo sul tavolo) e soprattutto in macchina. Un occhio alla strada ed uno al telefono. Un occhio al telefono ed uno alla strada. E’ il mio compagno di viaggio, siamo inseparabili. Mi guarda, mi sta vicino, gli parlo, mi parla, suona, vibra, lampeggia e… riscalda!” Ma ti fa anche schiantare contro un albero! Ecco, lo smartphone è una delle principali cause di incidenti stradali, dei tanti fiori e dei tanti baldacchini funebri su guard-rail e lungo le carreggiate di strade e autostrade. Cellulari e smartphone sono una vera e propria droga che molto spesso uccide i ragazzi alla guida dell’auto! C’è gente che ormai non può più farne a meno e che deve essere sempre “connessa”!!! Lo aprono a letto, a tavola, in bagno e persino quando sono alla guida, nonostante il codice stradale lo vieti categoricamente. E’ quanto emerge dal Rapporto Cisco “Connected World Report 2012” che analizza le abitudini dei 18-30enni la cosiddetta ‘Generazione Y’ cresciuti con le nuove tecnologie. Indispensabile la sbirciatina in molti momenti della giornata, anche appena svegli e sotto le coperte. Se non possono connettersi al dispositivo mobile, inteso ormai come estensione corporea, si sentono persi, ansiosi. Il 90 per cento degli intervistati, campione rappresentativo della ‘Generazione Y’ a livello mondiale, ha dichiarato di controllare il proprio smartphone per guardare email, messaggini e social media spesso prima di alzarsi dal letto. Il 29 per cento controlla lo smartphone così tante volte da non sapere neppure quante volte lo fa nel corso dell’intera giornata. Due persone su cinque hanno dichiarato: “Mi sentirei ansioso, come se mancasse una parte di me se non potessi utilizzare il mio smartphone per connettermi“. “Accedere al proprio dispositivo mobile – dicono i realizzatori dell’indagine – per controllare gli sms, la posta elettronica e i social media è il modo in cui iniziano la loro giornata. Per questa generazione, l’informazione è in tempo reale in ogni momento”. Non esiste luogo nel quale non si utilizzi lo smartphone per una veloce occhiata. A livello globale, 1 su 5 lo fa almeno ogni 10 minuti. L’occhiatina, specialmente per le donne (l’85% del campione, contro il 63% degli uomini), avviene anche a livello subcoscienziale e compulsivo. Una vera e propria droga, una droga che molto spesso uccide.

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