L’Italia acquista aerei di ultima generazione per la battaglia elettromagnetica.

di Attilio Runello. Come di tutti gli eventi ad elevato contenuto scientifico e difficili da spiegare al grande pubblico i media si sono occupati poco dell’acquisto da parte dell’Italia di due – con l’opzione per un terzo – aerei per la battaglia elettromagnetica.
Le piattaforme sono state realizzate con il contributo di una azienda americana che ha sede anche in Italia.
Si tratta della L3Harris, che “continua a supportare il programma JAMMS (Joint Airborne Multi-mission, Multi-sensor System) del Centro congiunto di intelligence (JIC) e dell’Aeronautica Militare Italiana (ITAF) per creare una flotta di aerei per missioni speciali con una piattaforma Gulfstream G550 che fornisce la gamma, altitudine e prestazioni elevate necessarie per l’efficacia delle missioni di intelligence strategica, sorveglianza, ricognizione e guerra elettronica”, come si legge nel sito istituzionale dell’azienda.
In altre parole le piattaforme per la guerra elettromagnetica sono piazzate non più sui vecchi Hercules, aerei da trasporto con velocità e autonomia limitate, ma su dei moderni jet i Gulfstream 550.
Inoltre le apparecchiature sono state potenziate e consentono di disturbare o addirittura annullare sistemi radar, ma anche sistemi di difesa montati su navi o carri armati.
Con queste sistemi elettromagnetico in caso di conflitto – che scongiuriamo – non sarà necessario bombardare i sistemi avversari ma li si potrà rendere non operativi.
Gli aerei sono molto costosi. L’aviazione americana ne acquista dieci e i primi sono stati consegnati lo scorso settembre. Il nostro paese dà seguito alle decisioni prese dal governo Conte e ne acquista due.

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2 Responses

  1. Attilio Runello ha detto:

    Ha ragione. Siamo tutti delusi.
    Purtroppo gli eventi degli ultimi anni hanno fatto capire che non si può fare a meno delle forze armate.
    Lo aveva capito anche Conte che aveva iniziato le commissioni. E Conte non può certo essere tacciato di non essere pacifista.
    In ogni caso per quanto costosi con i soldi che si sarebbero risparmiati non si poteva certo fare la riforma delle pensioni.
    Per la riforma servono decine di miliardi.
    Per due aerei alcune centinaia di milioni. Se funzionano in caso di conflitto- che scongiuriamo – ci potrebbero tenere lontani da problemi ben più grossi delle pensioni.
    Vedi quanto sta succedendo in Ucraina

  2. Fiamma ha detto:

    La Meloni non trova i soldi per aumentare gli stipendi da fame dei lavoratori e per una riforma previdenziale che vuole mandarci in pensione da morti, ma trova i soldi per acquisti bellici, che delusione!

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