Lega, FdI e FI si appellano al ‘diritto di replica’ per difendersi dalle gravi dichiarazioni del premier Conte.

di Redazione. Come volevasi dimostrare l’unica realtà che in questo strano paese è rimasta sempre “aperta” in barba a qualsiasi appello a rimanere chiusi in casa, è stata la campagna elettorale che non ha osservato neppure un giorno di quarantena.

A seguito del “comizio” a reti unificate in cui il premier Conte ha attaccato duramente l’opposizione, facendo “nomi e cognomi”, il leader della Lega Matteo Salvini ha sentito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al quale ha espresso, fa sapere la Lega, “rammarico e indignazione” per un premier che ha usato la diretta tivù non per informare e rassicurare gli Italiani, ma per insultare le opposizioni (che sono netta maggioranza nel Paese) arrivando perfino a mentire, se non a minacciare. Come si fa ad avere un dialogo con chi si comporta così? Roba da regime sudamericano.

Dal governo – conclude la Lega – ci aspettiamo risposte, non polemiche o insulti. Salvini ha tra l’altro espresso grande preoccupazione per la situazione economica delle famiglie e delle imprese italiane, che dopo oltre un mese dalla chiusura non hanno ancora ricevuto un euro di aiuto dal governo e dall’Europa, ribadendo infine la contrarietà della Lega a qualsiasi utilizzo del MES sotto ogni forma. Lo riferiscono fonti della Lega.

“Convocare la Commissione di Vigilanza oggi stesso per discutere delle gravi dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte”. A chiederlo in una lettera inviata al presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini, i capigruppo in Vigilanza dei partiti di Centrodestra, Daniela Santanchè (FdI), Giorgio Mulè (FI), e Paolo Tiramani (Lega).

Sotto accusa, si legge in una nota, “l’attacco frontale senza precedenti nella storia repubblicana del presidente del Consiglio nei confronti dei leader delle opposizioni Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che ha trasformato la conferenza stampa in vero e proprio comizio politico”. Il tutto “sulla principale rete del servizio pubblico, in orario di massimo ascolto, dove peraltro l’Italia intera si aspettava di ricevere comunicazioni sui provvedimenti inerenti al COVID-19”.

LA RISPOSTA.  del presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini.
“A seguito della richiesta di convocazione urgente della Commissione di Vigilanza da parte dei capigruppo dell’opposizione, che chiedono il ripristino dell’equilibrio informativo dopo le dichiarazioni di ieri sera del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ho fissato una riunione informale in videoconferenza dei componenti dell’Ufficio di Presidenza, estesa a tutti i commissari, per la giornata di martedì. Nel frattempo – aggiunge – ho inviato una lettera ai vertici del Servizio Pubblico chiedendo che sia garantito quanto prima un proporzionato diritto di replica ai leader dell’opposizione citati nelle dichiarazioni del Premier”.

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1 Response

  1. Antonello Laiso ha detto:

    Ricordiamo bene, che il MES,nel 2011/2012 è stato firmato a livello Europeo da governo centrodestra.
    Non lo ha inventato nel 2020 Conte.

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