L’appello dei capi di Stato europei: “Cittadini andate a votare”!

di Redazione. Sul destino dell’Unione Europea soffiano minacciosi i venti del populismo e del nazionalismo. E sulle imminenti consultazioni elettorali, che dovranno eleggere il nuovo Parlamento europeo, incombe la spada di Damocle dell’astensionismo.

Infatti, non sono soltanto gli italiani ad essere “euro-scettici”, ma tutti i cittadini europei che non vedono realizzati in questa Unione i principi fondanti di uguaglianza, giustizia e solidarietà a difesa dell’ambiente, della pace, dei diritti, della cultura, delle tradizioni e dei confini nazionali, surclassati dagli interessi di natura economica che la Ue cavalca a favore delle lobby. Insomma, uomini e donne che non si sentono cittadini europei, ma sudditi della Troika!

Ecco allora che i 21 capi di Stato europei, tra i quali anche Mattarella, hanno sottoscritto un documento congiunto, dove lanciano un appello che invita i cittadini al voto, in vista delle elezioni del 26 maggio:

“Le elezioni del 2019 hanno un’importanza speciale: siete voi, cittadini europei, a scegliere quale direzione prenderà l’Ue. Noi, Capi di Stato di Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Finlandia, ci appelliamo ai cittadini che hanno diritto a farlo affinchè partecipino” al voto.

“E’ la migliore idea che abbiamo mai avuto”, è il titolo dell’appello congiunto. “L’integrazione europea – scrivono i Capi di Stato – ha aiutato a realizzare la secolare speranza di pace in Europa dopo che il nazionalismo sfrenato e altre ideologie estremiste avevano portato l’Europa alla barbarie di due guerre mondiali”. “È necessario che tutti noi ci impegniamo attivamente per la grande idea di un’Europa pacifica e integrata”.

“Vogliamo un’Europa forte e integrata. Dunque abbiamo bisogno di un’Unione Europea forte, dotata di istituzioni comuni, che riesamina costantemente con occhio critico il proprio lavoro ed è in grado di riformarsi”. Nell’appello si afferma che “quest’Europa ha necessità di un vivace dibattito politico su quale sia la direzione migliore per il futuro, a partire dalla base fornita dalla Dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017”.

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1 Response

  1. €urExit ha detto:

    …e voialtri sanguisughe dell’umanità …lampioni senza olio, ANDATE A LAVORARE!!!!

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