La Turchia bombarda i curdi in Siria.

di Attilio Runello. Mentre Erdogan si schiera dalla parte dei palestinesi e classifica Hamas un movimento rivoluzionario – appare chiaro che non fa parte di quei paesi che vogliono stabilizzare o rapporti con Israele – e mentre gli occhi sono puntati sulla’intervento militare di Israele nella striscia di Gaza occorre ricordare che ben diverso atteggiamento ha avuto Erdogan nei confronti del popolo curdo.

Come è noto il popolo curdo vive in un territorio che fa parte di quattro stati: Iran, Iraq, Siria e soprattutto Turchia.
Nel conflitto il  popolo curdo iracheno è riuscito a ritagliarsi una discreta autonomia. I militari italiani hanno collaborato con corsi di istruzione militare.
Hanno approfittato del conflitto in Siria per realizzare un territorio sotto il loro controllo. Anche con il supporto delle donne militari.

L’intervento militare turco in Siria mirava tuttavia a indebolirli e a lungo hanno colpito le infrastrutture del loro territorio lasciandoli senza luce e senza acqua

Come gli israeliani fanno a Gaza. Ma Erdogan usa due pesi e due misure. I curdi li ha in casa e rappresentano un buon venti per cento della popolazione. I miliziani di Hamas invece, come i profughi palestinesi, in Turchia non sono mai andati.

Human Rights Watch ha denunciato un attacco di droni turchi nel territorio curdo in Siria fra il 5 e il 10 ottobre. Hanno causato interruzioni di acqua ed elettricità per milioni di persone.
La Turchia ha attaccato con i droni più di 150 località della Siria nord-orientale, in particolare i governatorati di al-Hasakeh, Raqqa e Aleppo. Dozzine di persone sono rimaste uccise.

Anche le installazioni petrolifere e l’unico impianto di gas operativo per uso domestico nel nord-est del Paese hanno subito danni.

A causa di queste interruzioni, i cittadini curdi sono costretti a comprare acqua trasportata con camion privati non regolamentati – denuncia l’autorità idrica locale. Un residente di al-Hasakeh ha raccontato a Human Rights Watch che l’acqua che ricevono dai camion è gialla e sembra arrugginita.

L’acqua contaminata favorisce lo sviluppo di epidemie.

A settembre 2022 per esempio si è sviluppato un focolaio di colera. A maggio di quest’anno ad al-Hasakeh sono state ricoverate 104 persone con problemi di diarrea acuta e 84 con un’infezione gastrica.

Ankara ha intensificato gli attacchi con i droni sulle aree controllate dai curdi nel Nord della Siria dopo che un gruppo affiliato al Partito armato dei lavoratori del Kurdistan (PKK) ha effettuato un attentato suicida il 2 ottobre all’ingresso del Ministero degli Interni nella capitale turca, ferendo due poliziotti.

Turchia, Unione Europea e Stati Uniti considerano il PKK un gruppo terroristico, e Ankara considera le Forze Democratiche Siriane appoggiate dagli Stati Uniti e l’amministrazione autonoma, che è l’organo di governo della regione, come un affiliato del PKK. Gli attacchi dell’ottobre 2023 – denuncia Human Rights Watch – fanno parte di una lunga serie di aggressioni con cui la Turchia sembra avere intenzionalmente preso di mira le infrastrutture civili.

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