La stagione dell’uva.

L’autunno è la stagione dell’uva. Bianca o nera fa poca differenza, non esistono, infatti, dissomiglianze importanti dal punto di vista nutrizionale, al più si deve riconoscere una maggiore ricchezza in termini di ferro e flavonoidi (sostanze antiossidanti) delle uve rosse rispetto alle bianche che però hanno maggiore effetto diuretico. Comunque, fondamentalmente, la scelta tra le numerose varietà
disponibili dipende dal gusto. L’uva è utilizzata soprattutto per la produzione del vino e di grappa (uva da vino con diversa gradazione alcolica), ma anche per il consumo alimentare come frutta, sia fresca (uva da tavola), sia secca (uva passa, utilizzata in cucina e nella preparazione dei dolci) ma anche per la realizzazione del succo d’uva (bevanda non alcolica) mentre dai semi si estrae l’olio di vinaccioli apprezzato sia in campo cosmetico sia in quello dietetico. Insomma, polpa, succo ma anche buccia, semi e foglie sono utili per la salute della pelle e per la sua bellezza, come cosmetici.
L’uva, infatti, ha la capacità di contrastare l’invecchiamento cutaneo e i radicali liberi e può essere quindi utilizzata nella preparazione di maschere da applicare sul viso: abbinandola ad esempio all’aloe vera per un effetto anti-age o alla farina di mandorle per rivitalizzante l’epidermide. Il succo, per le sue proprietà astringenti, è anche un ottimo tonico da utilizzare dopo aver rimosso il trucco e prima dell’applicazione della crema idratante. Dall’uva, più precisamente dai suoi semi, si ricava anche l’olio di vinaccioli che oltre ad essere utilizzato in cucina è anche impiegato nella cosmesi; l’olio di vinaccioli è in grado infatti di prevenire le macchie scure, di agire efficacemente nel trattamento delle rughe, garantire un buon livello di idratazione nelle pelli secche oltre che nutrire i capelli sfibrati e danneggiati.
Nella scelta dell’uva bisogna fare attenzione non solo agli acini, che devono essere maturi, di colore uniforme, ben attaccati al raspo (cioè al gambo e alle ramificazioni di questo) ma anche che quest’ultimo sia ben verde e tagliato di netto. Non devono mai essere presenti acini molli o ammuffiti, mentre deve essere presente una polverina bianca sulla buccia, che la rende opaca. Questa polvere è prodotta dal frutto per proteggersi dal calore ed è segno della sua freschezza.
Un componente dell’uva molto importante è il resveratrolo, ossia un fenolo non flavonoide contenuto nella buccia dell’uva con importanti proprietà benefiche sull’organismo (azione antinfiammatoria, antibatterica e antifungina, azione diuretica e antiossidante, ecc). I pigmenti responsabili dei colori differenti delle bucce d’uva si formano durante l’invaiatura, il processo che porta alla maturazione, e sono costituiti da sostanze antiossidanti come acidi fenolici, antociani, flavonoli. Questi ultimi sono presenti nella buccia insieme a fibre e acidi organici mentre nei semi, oltre a cellulosa, amido, tannini, sostanze antiossidanti e protettive della pelle e sali minerali, c’è una percentuale di olio ricca di acido linoleico.
Ricca di proprietà nutritive e benefiche, l’uva è uno dei frutti più energetici e zuccherini, vivamente consigliata per i bambini e per gli anziani data la rapida assimilazione degli zuccheri semplici (glucosio, fruttosio, destrosio e levulosio) in essa contenuti. L’uva contiene circa 60 kcal ogni 100 grammi di alimento fresco sale a oltre 260 calorie per l’uva sultanina (detta anche uva passa o uvetta). Nella sua costituzione ci sono: acqua 70-85%, zuccheri 15-20%, poche proteine, pochissimi grassi a elevato contenuto in acido linoleico (un acido grasso essenziale capostipite della serie omega-sei), fibre, calcio, ferro, magnesio, fosforo, rame e una buona concentrazione di potassio. Contiene anche minime quantità di sodio, carotenoidi, vitamine A, vitamine del gruppo B (B1 e B6), vitamina C e Acido Folico.

Una tale ricchezza di nutrienti corrisponde a un altrettanto ampio spettro di funzioni:

– effetto stimolante delle funzioni intestinali; è bene consumare gli acidi d’uva interi, poiché buccia e semi potenziano l’azione delle sostanze contenute nella polpa. Ma chi soffre di calcoli renali, gastroenterocoliti, ulcera e diverticolosi dovrebbe limitarne il consumare per il suo contenuto di fibra e semi (per non privarsi dei benefici effetti di questo frutto può scegliere il succo d’uva);

– diuretica e disintossicante grazie al potassio, utile per eliminare le scorie accumulate ma in modo particolare per chi soffre di artriti, reumatismi e di edemi;
– azione preventiva, insieme all’effetto fortificante delle pareti dei vasi sanguigni e all’azione degli antiossidanti, di malattie degenerative come quelle cardiovascolari;
– utile agli anemici per la sua ricchezza di ferro, potenziata dalla presenza del rame che ne favorisce l’assorbimento insieme alla vitamina C;
– potere antivirale grazie all’azione dell’acido tannico e del fenolo.

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