La pace è costituzionale, la guerra no.

di Agostino Spataro.

L’angoscia di cinque milioni di siciliani.
“Lucio Caracciolo, Italia travolta dalla guerra di Biden: Siamo fritti, se per caso un sottomarino russo nel Mediterraneo…  inciampasse negli strategici cavi Internet che corrono sotto lo Stretto di Sicilia…”. (*)

Un pericolo che si aggiunge ai tanti che potrebbero essere provocati intenzionalmente, come rappresaglia bellica. Le ultime dichiarazioni dei governanti russi (Putin, Lavrov, ecc) non sono per nulla rassicuranti. Tutt’altro. Parlano di uso dell’arma nucleare e di “altri strumenti” di sterminio di massa, quasi con nonchalance. Speriamo di no. Tuttavia, non possiamo girarci dall’altra parte, ignorare le conseguenze che potrebbero derivarne per l’Italia e in particolare per le popolazioni della Sicilia e di altre regioni caricate da pesanti servitù militari, nel caso questa guerra per procura deflagrasse in Europa.

Si aprirebbero scenari sconvolgenti, senza via di scampo di fronte ai quali conta poco o nulla l’appartenenza politica o a questo o all’altro schieramento bellico, pro o contro l’invasione russa dell’Ucraina che, per altro, abbiamo pubblicamente condannato.

Quel che conta davvero sono l’angoscia, l’apprensione e il senso d’impotenza che si diffonde fra la gente, fra le famiglie per l’eventuale (probabile) allargamento del conflitto che potrebbe sfociare in una guerra disastrosa che potrebbe coinvolgere l’Italia e in particolare alla Sicilia che – com’è arcinoto – è stata trasformata in una formidabile piazzaforte militare e nucleare al servizio d’interessi stranieri.

Se mi soffermo sulla Sicilia è perché la conosco meglio e perché qui abito, con figli e nipoti. Ovviamente, non si tratta di un fatto familiare, ma di una questione riguardante la vita e la sicurezza civile di cinque milioni di siciliani che vivono nell’Isola più grande del Mediterraneo. Non parliamo di alieni, ma di gente comune, di famiglie che hanno una casa a mutuo e un paio di figli da sostentare e che, certo, non vuole vedersela bombardata, senza averne colpa.
Perciò è urgente il cessate il fuoco e l’inizio di trattative serie, autorevoli per trovare una soluzione equa, duratura e accettata dalle parti in conflitto.

Su una faccenda così seria e vitale prima di decidere bisognerebbe anche consultare, nelle forme possibili, il punto di vista dei cittadini italiani, verificare se c’è, e in che misura, consenso o dissenso rispetto alle scelte effettuate e annunciate.

E i governanti italiani che cosa vogliono? Quali proposte di pace avanzano? A parte continuare a fornire armi agli ucraini.

La maggioranza del popolo italiano vuole o non vuole questo tipo di coinvolgimento italiano nella guerra?

Interrogativi ineludibili che dovrebbero consigliare prudenza e senso di responsabilità politica e morale dei governi e dei Parlamenti nazionali e regionali. In questo drammatico frangente si pone, perfino, un problema dell’intelligenza politica della nazione in relazione al ruolo costituzionale delle Istituzioni repubblicane.

Da quel che si sente rotolare nel vasto fiume dell’informazione “politicamente corretta” sembrerebbe che l’intelligenza politica della nazione si sia trasferita dalle elites alle fasce popolari più sensibili ed accorte che si rendono conto del fatto che sono in ballo gli interessi vitali del popolo italiano, dell’Unione europea che rischia di uscire dalla crisi con le ossa rotte. Oggi, il vero pericolo sta nella continuità, nell’allargamento del conflitto.

E diciamolo chiaro e tondo: la Pace è costituzionale, la guerra no!

Chi scrive, figlio di un militare italiano antifascista ristretto per due anni nei lager nazisti in Germania, è, ormai, un vecchio ex parlamentare della cd “prima Repubblica” ossia di un periodo storico (1945-1990) burrascoso ma creativo, nel quale si riuscì a ricostruire l’economia nazionale, (portandola ai primissimi posti della graduatoria mondiale), e a dare dignità civile e servizi adeguati alla società e, soprattutto, a garantire un lungo periodo di pace e di proficua cooperazione internazionale multilaterale.

Dal crollo inusitato (ancora da analizzare) della “prima Repubblica” sono sorte la “seconda”, la “terza” ossia un trentennio segnato da processi di decadenza politica e morale, di afflosciamento del ruolo dello Stato, perfino nella politica internazionale!

Dico francamente che nemmeno nei tempi più bui del predominio democristiano si giunse a una caduta del ruolo internazionale dell’Italia come quella in atto.
Quasi sempre, anche nei passaggi più difficili si trovò una convergenza fra le principali forze politiche (di maggioranza e di opposizione), fra le rappresentanze del mondo economico e sindacale, degli intellettuali e di importanti settori della Chiesa, ecc.

Siamo preoccupati. Perché non dovremmo esserlo?
Soprattutto noi che viviamo in Sicilia che – com’è noto – ospita basi militari strategiche (Sigonella – operativa in questa guerra russo -ucraina -, Augusta, Muos di Niscemi, Trapani Birgi, ecc) tutti obiettivi della controparte.
Per altro, l’Isola, oltre alle note basi straniere in superficie ospita nelle sue acque due importanti metanodotti (dall’Algeria e dalla Libia) e una rete intercontinentale in fibre ottiche che, partendo dagli Usa, approda a Palermo e da qui si diffonde per tutto il Mediterraneo, fino alle regioni del medio e dell’estremo Oriente.
La rete costituisce una infrastruttura davvero strategica in tempi di pace e ancor più in tempi di guerra.
Personalmente, negli anni 1982-83, mi occupai della sua realizzazione, per conto del Pci.

Perciò se – come teme Caracciolo – un sottomarino russo o anche della Nato dovesse tranciare un tratto di questa rete mediterranea l’Italia sarebbe fritta. E con questo chiudo.

(*) Lucio Caracciolo, direttore di “Limes”, su “La Stampa”, ripreso da Libero del 23 aprile 2022: https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/31325512/lucio-caracciolo-conseguenze-guerra-italia-sottomarino-russo-mediterraneo-siamo-fritti.html

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14 Responses

  1. Diego F. ha detto:

    Molti ripetono che l’Italia ha il diritto di fare guerra perché la Costituzione lo prevede in caso di aggressione: ma l’Italia non è stata aggredita da nessuno e, dunque, mandando le armi sta usando la guerra per dirimere controversie internazionali, violando la Costituzione.

  2. Coliandro ha detto:

    Per le economie dei paesi emergenti si prepara una raffica di shock mai vista dagli anni novanta, quando una serie di crisi a catena aveva affondato economie e fatto cadere governi.

  3. Libertà&Patria ha detto:

    La difesa delle Coste Italiane rispetto alla loro possibile -e forse anzi da taluni auspicata- transizione sotto il controllo straniero mi pare essere di primaria importanza. Purtroppo il PD&C stanno svendendo la nostra sovranità. La invasione di persone da ogni parte del mondo ne è una prova.
    SVENDONO da anni la nostra bella Italia:VERGOGNOSI

  4. Euridice ha detto:

    La Meloni punta apertamente a Palazzo Chigi e gli ultimi sondaggi (Fdi primo partito al 21,7%, sopra il Pd) sembrano darle ragione. La leader, già da tempo, ha avviato un’operazione di allargamento del partito per coinvolgere personalità esterne al partito, uscire dal ghetto della destra post-missina e preparare una classe dirigente spendibile per una eventuale squadra di governo (e più «presentabile» agli occhi dell’establishment anche internazionale, condizione necessaria per ambire alla carica di premier. La MELONI non sta facendo se non parole.
    Il Paese sprofonda nella crisi socio-economica, e questo imbelle Parlamento è solo lì a farsi mantenere.
    La partitocrazia di cui la Meloni è parte non convince nessuno.
    Chi DECIDE è chi controlla la moneta: I politici sono i camerieri dei banchieri

  5. Lara ha detto:

    Dall’ostruzionismo in parlamento sugli aiuti militari all’Ucraina, ai distinguo sulla Nato e Vladimir Putin, la presenza di Conte e del Movimento 5 stelle nella maggioranza mette a rischio non solo il governo di cui fanno parte, ma anche il Paese intero. Se non si andrà a votare alla svelta il governo DRAGHI continuerà a fare danni su danni al Paese.

  6. Filberto ha detto:

    È guerra sulla gestione dei salvataggi di migranti in mare. E Frontex, l’Agenzia per la protezione delle frontiere, che coordina le operazioni marittime, finisce dinanzi al tribunale dell’Unione europea a Lussemburgo, denunciata dalla Ong tedesca Sea Watch, che è supportata dall’organizzazione FragDenstaat.

  7. Palmira-BG ha detto:

    Intanto Bergoglio sta continuando a cancellare tutti i suoi impegni per un presunto “dolore al ginocchio”. Lo scorso anno, un blog bergogliano, “Il Sismografo”, scrisse che dopo la sua operazione Bergoglio non sarebbe stato più lo stesso di prima, e i problemi di salute del “pontefice” nulla avevano a che fare con il ginocchio. All’epoca si parlava di un tumore intestinale che continuava a peggiorare. Il clan gesuita di Santa Marta non potrà continuare a nascondere la verità a lungo.

  8. Marcinkus-MI ha detto:

    L’Unione europea ha annunciato ufficialmente la cosiddetta fase di “emergenza pandemica” è ufficialmente terminata. Il commissario UE alla Salute ha anche precisato che i test di massa, i tamponi che creano falsi positivi per intenderci, devono essere definitivamente abbandonati. Si stanno verificando degli scenari diametralmente opposti a quelli che avevano ventilato i famigerati canali della falsa controinformazione. Questi canali avevano fatto credere che la risoluzione sui vaccini del Consiglio d’Europa, organismo che nulla c’entra con il Consiglio UE, era stata modificata e avevano persino parlato di un obbligo vaccinale imposto dall’UE per il prossimo luglio. Già nelle precedenti occasioni abbiamo dimostrato come non ci fosse nulla di vero al riguardo e come questi disinformatori avessero fabbricato una vera e propria notizia falsa. Adesso abbiamo una ulteriore conferma a questo riguardo. L’UE sta alzando la bandiera bianca riguardo alla farsa pandemica. Il mondo intero è uscito dall’operazione terroristica del coronavirus e Bruxelles ormai era, ed è, completamente isolata sul piano internazionale. Il disegno originario di dare vita ad un Grande Reset globale è definitivamente sfumato. Questo annuncio dell’UE può essere letto come una resa definitiva. Adesso non gli resta che uscire con le mani in alto.

  9. Elvira ha detto:

    Come ha osservato uno dei miei lettori, la vera emergenza a questo punto sono coloro che continuano a dire che ci sarà un’altra emergenza. L’aria da cupio dissolvi che si respira in alcune persone è semplicemente irrespirabile. Per questi soggetti, ormai qualsiasi accadimento della vita quotidiana riconduce alla fine del mondo. Scivolano su una buccia di banana? È il Grande Reset che marcia inarrestabile. Qualcuno gli riga la macchina? Sono le conseguenze delle decisioni prese dagli uomini di Davos. È in pratica il fenomeno delle profezie autoavveranti.

  10. Giacomino-TO ha detto:

    A proposito, vedo che l’Huffington Post degli Elkann mi ha preso in particolare “simpatia” tanto da dedicarmi un nuovo articolo nel quale si preoccupa perché parlo di come il passaggio di Twitter a Musk farà uscire fuori tutti i profili falsi che seguivano le varie figurine dello stato profondo italiano e i vari ban ordinati dalla politica nei confronti dei profili scomodi. Qual è il problema, “amici’ dell’Huffington? Se sono “teorie del complotto”, perché vi agitate tanto?

  11. Giacomo-TO-Original ha detto:

    Alcune riflessioni su ciò che sta accadendo nelle ultime ore. I media ieri hanno riportato che Mario Draghi è uscito dell’isolamento nel quale si trovava per una presunta positività al coronavirus. La prima anomalia da far notare è questa. Secondo le regole pseudosanitarie partorite dallo stesso governo Draghi, i positivi al coronavirus che hanno ricevuto tre dosi di siero devono fare soltanto 7 giorni di isolamento. Draghi invece ne ha fatti 9 e non si comprende perché non abbia seguito le “regole” previste dal suo stesso governo. C’è un’altra anomalia da far notare. I media ieri avevano scritto che Draghi era giunto a palazzo Chigi e che oggi si sarebbe tenuta la riunione del consiglio dei ministri nel quale si sarebbe dovuto decidere, tra l’altro, anche delle mascherine al chiuso. Invece il CdM non c’è stato e si è presentato Speranza che ha annunciato che firmerà una ordinanza – ancora non risulta averlo fatto – per lasciare in vigore le mascherine solo sugli autobus e nei cinema. Perché non si è tenuto il CdM annunciato e perché non è stato Draghi a varare un decreto sulle mascherine dal momento che, come dicono i media, è “tornato a palazzo Chigi”? L’eventuale ordinanza di Speranza da un punto di vista legislativo è carta straccia. Serviva un decreto per prorogare in alcune situazioni la mascherina. Oggi era la giornata nella quale avrebbe dovuto essere Draghi a chiarire la situazione in questo senso, ma Draghi invece non si è visto.

  12. Falco Nero ha detto:

    Ieri tutti i media scrivevano che Draghi era a palazzo Chigi da dove avrebbe chiamato Zelensky. Ma se Draghi ieri era a palazzo Chigi a parlare al telefono con Zelensky perché oggi non ha presieduto la riunione in programma del Consiglio dei Ministri?

  13. Rovere-Re di Porta palazzo - Torino ha detto:

    Questa era l’agenda prevista per il Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto tenersi oggi, e che non si è tenuto senza nessuna spiegazione. I media di regime pensano che qui siano tutti degli idioti, e pensano che nessuno faccia notare l’anomalia del fatto che non è stata data la minima spiegazione della mancata riunione governativa, così come non è stata data la minima spiegazione del fatto che Draghi non si è visto. Ancora una volta peccano di presunzione e gli idioti si confermano essere puntualmente loro. Le storie di copertura, leggasi bufale, per nascondere o coprire determinate situazioni hanno sempre vita breve.

  14. Flavius Ezius ha detto:

    L’ordinanza emessa da Speranza sulle mascherine non ha alcun effetto legislativo. Al momento si sta discutendo alla Camera per inserire un emendamento al decreto legge, da convertire in legge, dello scorso 24 marzo, il cosiddetto “decreto riaperture”. Tale emendamento prevederebbe che le mascherine restino in vigore solamente su bus, teatri e cinema. Il condizionale è d’obbligo perché ad oggi non abbiamo ancora nessun testo definitivo sotto gli occhi. Speranza ieri ha dichiarato che la sua ordinanza fa da ponte all’emendamento in discussione alla Camera ma questa è una connessione legislativa che esiste soltanto nel cervello di Roberto Speranza. Le ordinanze ministeriali non fanno in nessun modo da “ponte” ai decreti o alle leggi e non possono sostituirsi a questi. Se il governo aveva intenzione di prorogare subito le mascherine in alcune situazioni doveva emettere un nuovo decreto legge nella giornata di ieri, ma colui che avrebbe dovuto farlo, Draghi, non è apparso e l’annunciata riunione del Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto tenersi non c’è stata. Da domenica quindi, secondo le leggi fatte da questo stesso regime, le mascherine decadono ovunque compreso ovviamente il certificato verde.

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