La Lega Nord abbandona le scope e riprende i cappi!

di Angelo D’Amore. La Lega in Lombardia ritorna ad essere forcaiola. Abbandona le scope e riprende i cappi. Ma che faccia di bronzo bisogna avere a fare della questione morale una bandiera, un modus vivendi, dopo che i suoi più alti dirigenti rubavano dalle casse del partito per appagare i propri desideri personali. Certo, si dirà che è stato fatto un ripulisti nei vertici del partito e che rubare in proprio, è cosa molto diversa che comprare voti dalla mala, nello specifico dalla ‘ndrangheta’ calabrese. Però improvvisamente, ci si rende conto che al Nord la mafia esiste, dopo che per bocca di Maroni, la malavita organizzata era un fenomeno del tutto sconosciuto oltre il Po. Ma l’Expo di Milano del 2015, chi lo dovrebbe finanziare, visto che ormai il Paese è in bancarotta? La movida della capitale economica del Paese, da chi veramente è gestita? Meglio dire le cose come stanno. Negli ambienti leghisti, ci si è resi conti che il PDL è allo sfascio. Berlusconi ormai, rappresenta il passato. Il centro-destra uscirà sconfitto alle prossime elezioni. Più conveniente allora, disfarsi quanto prima dei vecchi alleati, costringendoli a rassegnare le dimissioni, con conseguente scioglimento del Consiglio Regionale. Ognuno per i fatti propri e “nemici” come prima. Meglio che si calmino le acque sulla Lombardia e che le attenzioni del Paese cambino direzione, spostandosi magari su territori per così dire, antropologicamente predisposti a subire questo tipo di clamore mediatico. Sul Nord, non si deve fare rumore! Il problema deve rimanere circoscritto in alcune aree del Paese. Se si aprissero tutti gli armadi per davvero, troppi scheletri ne uscirebbero e lo spread inizierebbe a salire.

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