Illegalità genera illegalità.

di Paolo De Gregorio. E’ ormai evidente che la vecchia politica non riesce più ad uscire dalla dimensione di difesa del proprio status, dei propri privilegi, dei lauti stipendi, attraverso una spudorata coalizione tra falsa sinistra e falsa destra, pur di ridimensionare l’unica novità del panorama politico, con una legge elettorale porcata, pensata non per ampliare il potere del sovrano cittadino elettore, ma per sconfiggere un avversario
che in Parlamento grida onestà, onestà. Ma la colpa più scandalosa riguarda coloro che hanno il massimo dovere e potere di difesa della nostra Costituzione, cioè i Presidenti della Repubblica (Napolitano e Mattarella), che di fronte ad una pronuncia di incostituzionalità da parte della Suprema Corte in materia di legge elettorale, non si sono sentiti in dovere di dichiarare illegale un Parlamento, eletto illegalmente, e andare ad immediate elezioni con il testo emendato dalla Corte. Da una mela marcia non può che nascere del marciume, dalla illegalità non può che nascere illegalità. Infatti, l’attuale “Rosatellum bis”, oltre alla vergogna di non essere stato discusso, ma affidato al voto di fiducia, è frutto del lavoro di un Parlamento eletto fuori dalla carta costituzionale e crediamo che si porterà dietro questo marchio. Il danno, soprattutto culturale, è molto grave, perché la nostra democrazia ha bisogno di regole certe, chiare, comprensibili, e non si può pretendere che i cittadini rispettino le leggi e paghino le tasse se la legge più importante, che riguarda il potere del popolo sovrano, viene gettata nella illegalità e negli interessi di bottega. Per sbloccare questa situazione, in cui la politica ha dato il peggio di sé, in assenza dell’istituto del “referendum propositivo” dove sono sicuro che arriverebbe a proposte di leggi elettorali più serie, si potrebbe pensare ad una legge formulata dalla Corte Costituzionale, da sottoporre al giudizio dei cittadini in un Referendum, che dicano sì o no, dando così una severa lezione al sistema partitico, che ci tiene volutamente nella illegalità in cui si trova così bene. Francamente non vedo altra strada per arrivare ad una legge elettorale finalmente costituzionale e fatta con spirito costituente, lontana da interessi partitici particolari, vicina ai cittadini non più nel ruolo di sudditi. Caro Presidente Mattarella, se ci sei batti un colpo.

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