La ‘ghigliottina’ taglia l’Imu 2013, ma a quale prezzo?

di M5S Camera. La Presidente Laura Boldrini è riuscita a passare alla storia. Con la voce tremante, le mani malferme, in mezzo ad un’aula parlamentare trasformata in un delirio di proteste, ha annunciato la famosa “tagliola” e in appena un minuto ha fatto votare l’ignominioso decreto IMU/Bankitalia per poi scappare dalla porta posteriore. La Boldrini si vergognava di essere colei che, per la prima volta in settant’anni di Repubblica, ha tappato la bocca alle opposizioni appartenendo lei stessa all’opposizione. Fittizia, ovvio: il suo partitino servile nel mezzo del caos ha sfidato il MoVimento 5 Stelle cantando “Bella Ciao” insieme al PD, come se il bavaglio fosse qualcosa da festeggiare. Gente senza dignità alcuna. Forse, la Boldrini si vergognerà ancora di più osservando le immagini dalla “sua” aula, quella che lei dovrebbe gestire. Insulti, parolacce, minacce all’indirizzo delle opposizioni, e l’inaudito gesto del deputato questore Dambruoso (Scelta Civica) che ha schiaffeggiato con violenza la cittadina Loredana Lupo rivendicandolo poi sfacciatamente. Tante prime volte, in una giornata nera per il Parlamento. E due donne: una principessa obbediente, ed una cittadina malmenata. Molti altri italiani (e italiane) direbbero che, invece, non c’è proprio nulla di nuovo.
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Sta passando l’errata informazione che l’attività di opposizione in aula del Movimento 5 Stelle sarebbe stata finalizzata a far pagare l’IMU agli italiani. Niente di più sbagliato. I 5 stelle erano in aula da 4 giorni per cercare di far decadere il decreto che trasferisce 7 miliardi e mezzo di euro alle banche. Luigi Di Maio: “L’IMU noi non la vogliamo far pagare ai cittadini. E anche se decadesse il decreto, basterebbero 2 minuti per scrivere la norma di nuovo e agganciarla al prossimo decreto.” 
Ostruzionismo 5 Stelle. Erano 173 i deputati iscritti a parlare in dichiarazione di voto finale, per la maggior parte di M5S. Ognuno aveva a disposizione dieci minuti per intervenire. Se lo avessero fatto tutti, le dichiarazioni di voto sarebbero durate 1.730 minuti (quasi 29 ore) scavallando dunque la mezzanotte quando il decreto sarebbe scaduto. “La foglia di fico della cancellazione dell’Imu, bacata dal verme della mini-Imu, è caduta. E ha lasciato scoperta la vergogna del regalo da 7,5 miliardi alle banche e alle assicurazioni azioniste di Bankitalia”, hanno denunciato i deputati grillini. “Il saccheggio delle riserve della Banca nazionale, soldi degli italiani, si concretizza nel venerdì nero in cui gli italiani si mettono in fila per ottemperare agli obblighi di un fisco vessatorio e caotico, reso incomprensibile da decenni di interventi stratificati, contraddittori e spesso ispirati da ragioni clientelari”, aggiungono i deputati del Movimento. 
La proposta di estrapolare la parte sulla Banca d’Italia. “Se il Decreto 133 IMU-Banca d’Italia dovesse decadere per decorrenza dei termini, sarebbe una grande vittoria del M5S, avremmo salvato la Banca D’Italia e 7,5 Mld delle sue riserve”, aveva dichiarato il deputato pentastellato, Girolamo Pisano. “Avevamo garantito al Governo ed al PD che sopprimendo la parte che riguarda Banca d’Italia e lasciando intatta la parte IMU – aveva proseguito -, avremmo consentito una rapida approvazione del Decreto e piena disponibilità a trattare celermente la materia relativa alla Banca Centrale in una proposta di legge da trattare in parlamento. La maggioranza ha respinto la nostra proposta ed ora sta mettendo a repentaglio l’approvazione del decreto. Siamo sicuri che il governo voglia convertire questo provvedimento?” “Oggi vedremo passerelle dei soliti noti ed articoli di giornale – aveva aggiunto – che accusano il M5S di far pagare l’IMU agli Italiani, ma la verità è che il governo usa quel ricatto per fare il grande favore alle Banche, un favore da 7,5 Mld di euro, senza alcuna contropartita”.

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