La Francia malvolentieri accoglie i nostri emigranti.

di Attilio Runello. Da qualche anno non ci sono più collegamenti statali tra Claviere, l’ultimo comune italiano, e Monginevro al confine fra Italia e Francia.
Gli emigranti attraversano  il confine a piedi o con un mezzo di trasporto autonomo, perché la gendarmeria preferisce controllare le auto piuttosto che fermare ogni navetta alla frontiera. I migranti quindi risalgono la valle in autobus e scendono a Claviere, per poi proseguire tra i boschi.
Da Claviere a Monginevro ci sono circa tre chilometri «ma sei davvero arrivato quando sei a Briançon», sottolinea Belmondo, un operatore della Croce Rossa. Una decina di chilometri in tutto. «Ci sono i sentieri escursionistici – aggiunge – però gli emigranti spesso si spargono tra i boschi per scappare dalla polizia».
La Croce Rossa assiste queste persone come può.
Nei primi tre mesi del 2023 ne hanno assistito circa 500, ma poi ci sono quelli che non si fanno vedere.
È difficile dire quanti attraversano il confine. Inoltre altri passano sul Freyus. Il confine di Ventimiglia invece è più presidiato.
Per l’Italia questi attraversamenti anche se illegali sono un vantaggio. Non siamo in grado di fornire assistenza a tutti.

La strada del Monginevro è dopo Ventimiglia la strada che da secoli unisce Francia e Italia ed è stata percorsa da tutti: nobili, religiosi, commercianti, eserciti. E adesso la attraversano gli emigranti.

Gli emigranti che cercano di entrare in Austria.

Si stima che vi siano circa trecento emigranti al mese che dall’Italia riescono ad entrare in Austria.
Al confine con il Brennero o a Tarvisio non ci sono organizzazioni di volontari che aiutano gli emigranti.
Il confine al Brennero è fortemente militarizzato e molti emigranti che vogliono passare il confine vengono respinti.
Quelli che riescono sono quelli che pagano.
Al confine con l’Austria c’è un flusso ininterrotto di Tir che dall’Italia attraversano l’Austria e sono diretti in maggioranza in Germania.
Altri Tir vengono trasportati sui treni per ridurre il tasso di inquinamento. E’impossibile controllarli tutti.
Quelli che riescono sono invisibili e spesso provengono dalla rotta balcanica.
I numeri di telefono dei passeur si trovano scritti su pezzi di cartone in vari punti dei tragitti degli emigranti.
Il governo austriaco ha trovato una sponda nella nostra premier nel dichiarare che bisogna difendere i confini.
Il nostro paese in questo momento sta usando emigranti e mes – non ratificato – per ottenere regole più flessibili sul patto di stabilità. In altre parole vogliamo continuare a indebitarci.

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