La Flat Tax, Totò e la Fontana di Trevi.

di Antonello Laiso. Sono anni che e’ in embrione nelle intenzioni di qualche partito politico, sono anni che cova sotto quelle ceneri che sembravano spente ed invece riecco all’attacco sotto elezioni con la certezza o psudo tale che si arrivi al Governo di maggioranza di una  definita dai piu’ una  presa in giro agli Italiani, a quelli che guadagnano uno stipendio statale, che hanno una piccola attività’, un lavoro autonomo medio e sono sulla soglia della maggioranza medio bassa reddituale che e’ quella in maggioranza degli Italiani dati istat.
Parliamo della Flat Tax, maledetta direbbe qualche garante politico non difficile da immaginare nel suo colorito modo di esprimersi, una tassa iniqua che mette sullo stesso piatto il pensionato, l’impiegatoto statale, il piccolo imprenditore a quello del grosso industriale, del grosso imprenditore di centinaia o migliaia di dipendenti.
Una tassa alla Robin hood rivisistata diamo molto di piu’ piu ai ricchi e qualcosina ai meno, su misura sartoriale ad enorme  vantaggio di quel’ imposizione fiscale attuale progressiva ovvero piu guadagni piu’ paghi in percentuale le tasse fino al 43/00 oltre 50.000.
E non e’ mica un ingiustizia se guadagno milioni di euro all’ anno contribuire con tassazione progressiva.
Mi sembra cosi’ un affare la famosa Flat Tax per tali persone che dichiarano tanto, che non servono commercialisti a far di conto  ma un semplice calcolo da scuole medie chi prima pagava di piu’ per il nostro sistema impositivo graduato al redddito oggi se venisse approvata quella che alcuni definiscono una tassa alla Toto’ sembrerebbe piu’ una truffa alla fontana di Trevi che altro.
Una tassazione unica al 20/00  ad esempio farebbe pagare qualche centinaio, forse 1000… di euro in meno a chi sta in quel reddito medio basso e farebbe concomitatamente risparmiare tantissimo a chi dichiara centinaia di migliaia o milioni di euro  capitali importanti nell ordine di alcuni milioni di euro che andrebbero cosi sottratti a quelle entrate dello Stato di  cui siamo i contribuenti.
E il risparmio di cui si priva lo Stato creerebbe altro deficit contrariamento al miglioramento dei nostri conti pubblici.
Una presa in giro agli Italiani almeno cosi come descritta senza limiti reddituali per chi guadagna tanto.
Non so come possa tale ipotesi  trovare quel riscontro favorevole sociale  se non unicamente per quei grossi industriali ed imprese.
Non si riesce a capire come possa andare l’economia al contrario in un momento particolare attuale li dove quegli sforzi degli Italiani per il mantenimento di un lavoro risulta difficile, si puo’ permettere un regalone infiocchettato a quei pochi  in tale particolare momento?
L’illusione e’ che si paghera’ tutti di meno resta solo tale ovvero tantissimi  pagheremo qualche centinaio di euro in meno dai redditi, gli industriali di quel nord  e non solo, pagheranno qualche centinaio di migliaia di euro o qualche milione di euro in meno dalle loro tasse.
Poverini qualcuno obietterà ora e’ un ingiustizia pero… pagano tanto. No, e’ una vergogna quello che si vuol fare ora, anche solo a pensarlo.

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4 Responses

  1. Silvia Disonte ha detto:

    Ottimo articolo di Antonello Laiso,sarei curioso di capire di che tendenza politica è di sx sicuro ma sembra un radicale vecchio stile Pannella ,non teme quello che scrive che pure scotta. .
    Bravo

  2. BallaCiao ha detto:

    Meno male che c’è chi non gliele manda a dire: alziamo la testa come fa Antonello, meglio un giorno da leoni che cento da pecororoni, o no!?

  3. E.S. ha detto:

    Ottimo Antonello, tu si che sai come intrpretare il sentire popolare: BRAVO!

  4. Osvaldo carolina ha detto:

    Sembra evidentissimo ma.non ci hanno preso per analfabeti incapaci di un seppur minimo giudizio e ragionamento?
    Bravo come sempre Antonello Laiso

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