Il ‘popolo di destra’ sedotto e abbandonato da Giorgia Meloni.

La gente di ‘destra’ mastica male. E’ profondamente delusa dalle promesse fatte in campagna elettorale e dai proclami lanciati da Giorgia Meloni prima di diventare partito di maggioranza e premier: promesse non mantenute e proclami rimasti in modalità slogan e ancora non tradotti in fatti concreti.

A cominciare dalle pensioni, con la mancata abolizione della Legge Fornero, in sostituzione della quale bene che vada il governo pensa entro fine legislatura ad una “Quota 41” che di fatto pensiona sempre gli italiani alla soglia dei 70 anni di età, per finire all’immigrazione, laddove dai porti chiusi e dai blocchi navali siamo approdati in Albania che più di una soluzione agli sbrachi ha tutto il sapore di un ‘pannicello caldo’, mentre le città sono abbandonate al degrado e alla delinquenza, con migliaia di immigrati fuori da ogni controllo. Ciliegina sulla torta il Premierato quale surrogato della Repubblica Presidenziale.

Insomma, chi si aspettava dalla destra, dopo anni, decenni di attesa, un cambio di passo in termini di ordine, pulizia e sicurezza è rimasto con un palmo di naso.

La “Fiamma” si è spenta!

E il popolo di destra inizia ad accusare i primi mal di pancia che vengono raccolti e, chissà, tradotti, in un futuro più prossimo di quanto si possa immaginare, in movimenti e partiti politici che hanno preso a parlare alla pancia di un popolo sedotto e abbandonato da Giorgia Meloni che si è ‘appecoronata’ all’establishment, ai poteri forti, a Bruxelles, agli Stati Uniti, dimenticando il suo popolo, un popolo di destra!

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9 Responses

  1. pARACELSUS 99 ha detto:

    I POTERI FORTI chi controlla la finanza mondiale comanda BIR BANCA INTERNAZIONALE DERI REGOLAMENTI. LA POLITICA CONTA COME IL 2 DI PICCHE

  2. Attilio ha detto:

    Ognuno è libero di dare il proprio consenso a chi vuole.
    Però conviene leggere e documentarsi
    Molte delle scelte della Meloni sono fatte in piena autonomia o quantomeno con l’accordo dei partiti della coalizione.
    Quando Draghi appena nominato premier disse: atlantismo ed europeismo non erano belle parole d’effetto.
    Fedeltà agli Stati Uniti e la Nato. Collaborazione con l’Unione, come fanno quasi tutti i paesi della Nato e dell’Unione perché conviene. Anche se a volte comporta limiti, sacrifici. Altrimenti ne saremmo già usciti.
    Berlusconi – e lo dico per chi non ha memoria – nel 2011, si ritrovò con uno spread alle stelle, governanti europei che lo prendevano in giro e stampa internazionale che lo attaccava con frequenza
    Perché pensava di poter fare a meno della finanza, della stampa, della stima delle istituzioni europee e anche quella di un suo alleato: Fini.
    E cadde il governo.
    La Meloni non sta ripetendo lo stesso errore

  3. Giacomo-TO ha detto:

    Caro Attilio Runello, se non si può governare prescindendo dai poteri forti, allora vuol dire che l’Italia non ha bisogno di un governo, non ha bisogno di un governo, non ha bisogno di un Presidente della Repubblica, perchè tanto ci sono gli Usa, la Bce, la Nato, ecc, ecc.

  4. Lo Zingaro ha detto:

    X Attilio. Allora caro amico mio se i nostri governanti sono impotenti e sono tutti uguali, che li votiamo a fare?

  5. Attilio ha detto:

    Oggi non si può governare prescindendo dai poteri forti. Quelli dell’alleato americano e della Nato, quelli di Bruxelles, quelli del quarto potere – i media nazionali e internazionali, quelli del quinto potere – la grande finanza.
    Accanto a questi ci sono le adesioni a una molteplicità di tribunali internazionali, presenza alle Nazioni Unite, istituzioni internazionali che hanno il loro peso.
    La Meloni poi ha dovuto ottenere un riconoscimento internazionale di un partito considerato di destra, autoritario, sovranista e xenofobo.
    Rischiava di fare la fine di Ungheria e Polonia, ampiamente isolati su un piano internazionale.
    Per chi si aspettava che il governo inviasse la marina davanti alle coste tunisine o libiche minacciando ritorsioni in caso di partenza di imbarcazioni cariche di migranti è rimasto deluso.
    Chi si aspettava che a ladri comuni, rapinatori e violenti venisse riservata la prigione è rimasto deluso.
    Le carceri rimangono sovraffollate e non si può platealmente violare il diritto internazionale.
    Diritto internazionale che ci consente di stare in consessi la cui collaborazione è indispensabile e che la Meloni un po’ alla volta sta sfruttando forse meglio dei governi precedenti.
    Prova ne è che a distanza di un anno gli occupati sono aumentati, il PIL cresce, l’inflazione diminuisce, lo spread è stabile.
    Il flusso di emigranti cresce in modo preoccupante? Quello che i media non dicono è che molte decine di migliaia di emigranti un po’ alla volta lasciano il nostro paese diretti verso Austria e Germania, Francia, Svizzera.
    I tedeschi ne hanno circa quarantamila che sono sbarcati in Italia e adesso sono a loro carico

  6. Spqr ha detto:

    Pensioni, Immigrazione, Tasse, Sicurezza, Sanità…le Meloni-delusioni

  7. Giacomo-TO ha detto:

    Meloni… che delusione! Schierarsi dalla parte dei poteri forti e fare da scudo a evasori e no vax alla lunga le farà perdere consensi: il mio lo ha già perduto!

  8. M.S.I. ha detto:

    Che la Meloni è un leader era inconfutabile fino al giorno prima della formazione del suo governo. Oggi come oggi dopo aver disatteso il programma elettorale nei suoi punti cardine, come illustrato nell’articolo, sta perdendo di credibilità in chi come me è missino fino al midollo!

  9. Marcello Gallo ha detto:

    La Meloni è lontana anni luce da un Almirante.
    La Meloni è una politica discreta ma non certo una leader.
    Ha voluto il potere, ma essere al timone in un Paese come l’Italia, ed in un periodo come questo richiede una capacità di analisi e di valutazione che la MELONI non avrà mai. Il DEBITO PUBBLICO sale e l’immigrazione domina.

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