La Fedeli presa di mira da manifesti anonimi: “Per fare il ministro bastano terza media e amicizie”.

Roma si sveglia tappezzata di maxi-manifesti dove campeggia un ‘faccione’ con una copiosa ‘chioma rossa’ e la scritta “Per fare il professore ci vogliono: laurea, abilitazione e concorso. Per fare il ministro dell’Istruzione: terza media, amicizie e molte bugie…”. Una vera e propria campagna denigratoria quella contro Valeria Fedeli, messa al muro da un manifesto anonimo.
Ricordiamo, per la cronaca, che la Fedeli finì al centro delle polemiche, subito dopo la sua nomina, per il curriculum in cui c’era scritto che era laureata in Scienze Sociali. Una falsità, si è ben presto scoperto, dal momento che l’ex sindacalista ha frequentato solo tre anni di una scuola superiore. Per un politico, mentire agli italiani, agli elettori, è reato grave, anzi gravissimo, per il quale ci si dovrebbe per lo meno dimettere e ritirare a vita privata! Per contro è pur vero che nel Belpaese che chiama ‘dottori’ i burocrati e per nome i medici, se non hai una laurea non sei ‘attendibile’! Ma ‘il pezzo di carta’ non può essere il solo lascia passare per fare carriera. Ci vogliono ben altri titoli: capacità, intelligenza, onestà, esperienza e competenza. Purtroppo in Italia vige il diktat del ‘pezzo di carta’ e basta recarsi in qualsiasi Ufficio pubblico per rendersi conto del come e del perchè la pubblica amministrazione è allo sfascio, dacchè colloca nei posti dirigenziali gente sì ‘laureata e pluri-masterizzata’, ma con evidenti deficienze gestionali e scarsissime competenze amministrative. Tant’è che, di fatto, a portare avanti gli Uffici sono gli impiegati col semplice diploma che costano ai cittadini almeno un decimo di un… ‘laureato’!

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *