Ius soli, deputati e ministri dem fanno lo sciopero della fame.

Con tutti i tanti e gravi problemi che affliggono gli italiani e le istituzioni di un Paese sfasciato dalla malapolitica e dalla pessima gestione della cosa pubblica, c’è chi trova tempo, energie e persino il coraggio per fare lo “sciopero della fame – a pancia piena” a sostegno dello Ius soli, dell’immigrazione e dei migranti. Gli italiani alla ricerca di un posto di lavoro, di una casa, di cure mediche, di assistenza sociale per bambini ed anziani, possono pure aspettare. Come possono aspettare le montagne di immondizia che non riescono a smaltire, le scuole e gli edifici pubblici che cadono a pezzi, oltre ai disastri idrogeologici che sommati a quelli causati da corruzione e malaffare hanno ridotto in macerie un intero Paese!
Ma ‘certa’ politica ha altre priorità. E come dargli torto. Gli italiani, nonostante i bonus da 80 euro, non li votano più! Studenti e pensionati abbandonano l’Italia e vanno all’estero in cerca di una vita migliore. Per un italiano che fugge dal Belpaese che fu, ci sono centinaia di migranti pronti all’invasione! E allora, quella ‘certa’ politica, cerca di pescare voti elettorali nei nuovi arrivati. Quindi, più ne arrivano e meglio è! E se nonostante il ‘loro’ sciopero della fame – che è peggio di una pernacchia in faccia ai quei 5milioni di italiani che la fame la fanno sul serio tutti i sacrosanti giorni – lo Ius soli non dovesse passare in Parlamento, sarà sufficiente una leggina che concede il diritto di voto a tutti i residenti, comunitari e non, a prescindere dal fatto che si abbia o no la cittadinanza italiana e il voto è fatto, gli italiani… possono pure crepare!

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