Italiani sempre divisi. Chi tira da una parte, chi dall’altra. Così restiamo tutti fermi.



di Redazione. Il problema italiano  che zavorra il paese sul fondo del baratro senza più permetterci di risalire la china e ci lascia a combattere questa battaglia tra poveri nelle paludi di una crisi che non è solo economica, ma soprattutto culturale, morale e istituzionale – è che ognuno tira l’acqua al suo mulino. Così, invece di marciare uniti e compatti verso un obiettivo condiviso, riconducibile al raggiungimento del ‘bene comune’, ci dividiamo in centomila rivoli senza mai centrare un risultato, senza mai risolvere un problema.

Dall’immigrazione al debito pubblico, dalla disoccupazione alla tutela dell’ambiente, dai vaccini alle riforme, ognuno va per conto proprio, ostacolando con ogni mezzo chiunque cerchi una soluzione. Purtroppo non abbiamo sufficiente cultura democratica, senso civico e rispetto dell’altro. Non siamo ancora un Popolo, ma tanti singoli individui ognuno dei quali pensa esclusivamente al proprio orticello e magari a come appropriarsi dei frutti se no addirittura di tutto quanto l’orticello del vicino e poi dell’altro vicino ancora.

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