Il tennis rivoluzionario di Bjorn Borg.

di Alberto Sigona. BJORN BORG (SVEZIA, 1956) TENNIS. E’ ritenuto dalla critica uno dei più grandi tennisti di sempre, forse il migliore dell’era Open dopo Federer, Nadal e Djokovich. Vincitore di 6 Roland Garros e 5 Tornei di Wimbledon, oltre a 2 Campionati del Mondo ed 1 Coppa Davis, Borg fu uno dei pochissimi tennisti di ogni epoca a svettare sia sulla terra rossa che sull’erba. Numero uno del ranking ATP per 4 anni, contribuì negli Anni Settanta alla popolarità del Tennis, divenuto da allora tra gli sport più praticati fino ad oggi. Lo svedese Borg fu il primo a colpire la palla con il colpo diritto costantemente dal basso verso l’alto, conferendole il cosiddetto effetto in top-spin mediante rotazione del polso: i vantaggi di questa tecnica di esecuzione sarebbero poi divenuti alla portata di tutti con l’avvento dei telai in alluminio e grafite e con l’allargamento dell’area del piatto corde ma negli anni Settanta il solo Borg riusciva a eseguire con regolarità tale colpo. Giocava inoltre con il rovescio a due mani, all’epoca giudicato estremamente inelegante: insieme a Jimmy Connors fu il primo a giocare ad altissimi livelli con quel colpo mostrandone tutte le potenzialità. Pur essendo arrivato 4 volte in Finale, non ha mai vinto l’Open degli Stati Uniti. Non ha quasi mai preso parte agli Australian Open. Si ritirò a soli 26 anni, il che rende il computo delle vittorie ancor più eclatante.

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