Il significato e i ricordi del giorno della memoria

di Alessandra Concas. Il 27 gennaio di ogni anno si celebra il giorno della memoria, una ricorrenza internazionale in commemorazione delle vittime del nazismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.  In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 da parte delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa. La scelta della data è in ricordo di quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Auschwitz scoprendo il tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista. In quel luogo, circa dieci, quindici giorni prima, i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con loro in una marcia i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la stessa. L’apertura dei cancelli del lagher nazista dimostrò al mondo intero oltre ai molti testimoni della tragedia, anche gli strumenti di tortura e di annientamento lì dentro utilizzati. In realtà i sovietici erano arrivati in precedenza a liberare alcuni campi come quelli di Chełmno e di Bełżec ma questi, essendo di sterminio e non di concentramento, erano dei luoghi dove i deportati venivano immediatamente gasati, salvando poche unità speciali. Il 27 gennaio il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebraico, è celebrato dagli stati membri dell’ONU, in seguito alla risoluzione 60/7 dell’1 novembre 2005In Italia gli articoli 1 e 2 della legge 20 luglio 2000 n. 211 definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del “Giorno della Memoria” del quale all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quello che  è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e perché simili eventi non possano mai più accadere”.

La memoria di quelle terribili storie, deve servire e aiutare a costruire un futuro migliore. Questo ricordo, come monito contro l’odio, dovrebbe stare sempre nelle menti degli uomini, impedendo il ripetersi di tragedie simili.

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