Il segreto per formare un governo? Rileggere bene i risultati elettorali.

di Mauro Guidi. E’ tempo di totoscommesse politiche. Siamo arrivati al passaggio del ”cerino” dalle mani del Presidente Mattarella a quelle del Presidente del Senato Casellati.

Ma quali possibilità avrà di fornire utili indicazioni per la formazione di un solido governo? La senatrice Maria Elisabetta Casellati, che ha aderito a Forza Italia fin dalla sua fondazione nel 1994, è stata eletta presidente del Senato con larga parte dei voti dei parlamentari del M5S e vanta un lungo e prestigioso curriculum. Quindi il Presidente Mattarella ha dato alla persona giusta il mandato esplorativo: primo perchè è la seconda carica dello Stato, secondo perchè persona gradita a Berlusconi e sicuramente non sgradita al M5S che l’hanno votata. Che possibilità avrà di cucire insieme mondi politici così diversi e lontani? Molte, se saprà chiarire ai rispettivi rappresentanti di tali partiti quali siano stati i bisogni principali che il popolo italiano ha voluto sottolineare e premiare con il voto espresso nell’ultima tornata elettorale. Il popolo chiede maggiore sicurezza sociale e miglior gestione e controllo dell’immigrazione clandestina. Se la presidentessa riuscisse a sollecitare una riflessione relativamente a queste situazioni e a proporre a Mattarella un nome possibilmente non tra i personaggi più in vista delle coalizioni politiche sopra menzionate per il tentativo di formare un nuovo governo, si potrebbero aprire buone possibilità di riuscita cercando di dare soddisfazione alle pressanti richieste espresse dal popolo italiano. Berlusconi senza apparire più direttamente al Quirinale potrebbe sentirsi appagato, il M5S potrebbe finalmente utilizzare il carico di voti ricevuti, la coalizione di Destra sarebbe testimone coerente delle indicazioni popolari ricevute ed il PD potrebbe essere il garante dell’opposizione del nuovo governo italiano.