Gigi Riva, “Rombo di Tuono”.

di Alberto Sigona. GIGI RIVA (ITALIA, 1944) CALCIO. Attaccante puro, mancino naturale, giocava dalla posizione di ala sinistra accentrandosi. Ricopriva anche il ruolo di centravanti. Forte fisicamente nei contrasti, praticamente imbattibile sullo scatto breve, dotato di dribbling secco e tecnica essenziale, queste caratteristiche lo rendevano quasi immarcabile per i difensori della sua epoca. Fortissimo nel gioco di testa, abile e spettacolare in acrobazia (celebre la sua rovesciata), era dotato di un tiro da distanza potente, fulmineo ed imprevedibile.

Soprannominato “Rombo di Tuono”, ha indossato quasi esclusivamente la maglia del Cagliari, collezionando 374 presenze condite da 207 gol (55%), trascinando i sardi ad uno storico Scudetto nel 1970. Si ritirò a 32 anni dopo l’ennesimo grave infortunio della sua carriera. Può considerarsi il più grande calciatore italiano del Dopoguerra.

Ma è in Nazionale che si è maggiormente alimentato il mito di Riva.
Con 35 reti segnate (3 iridate) in 42 partite disputate con la maglia azzurra, “Rombo di Tuono” detiene tuttora il record di gol in azzurro (media realizzativa di 0,83).
È stato campione d’Europa ’68 (un gol in Finale) e vice iridato ’70, arrendendosi in Finale solo al Brasile di Pelè.

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