Il discorso di Putin all’Assemblea Federale Russa.

Nel suo discorso al parlamento russo Vladimir Putin ha spiegato che la Russia continuerà l’offensiva in Ucraina:

“Loro hanno fatto cominciare la guerra, noi usiamo la forza per fermarla. La Russia voleva una soluzione pacifica in Ucraina per evitare l’intervento militare, ma l’Occidente giocava con carte false per ingannare Mosca. L’obiettivo dell’Occidente è portare la Russia ad una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre. Non si rendono conto che è in gioco l’esistenza stessa della Russia ma noi raggiungeremo i nostri obiettivi”.

Il leader russo ha quindi dichiarato che Kiev voleva dotarsi di armi nucleari, e che per questo è stato necessario organizzare la cosiddetta operazione militare speciale: “Non avevamo dubbi che a febbraio avevano pronte operazioni punitive nel Donbass, dove già avevano fatto bombardamenti e questo era in contraddizione con la risoluzione dell’Onu. Loro hanno fatto cominciare la guerra, noi usiamo la forza per fermare guerra”, ha quindi aggiunto il leader russo, sottolineando che Kiev voleva attaccare anche la Crimea. Putin ha inoltre assicurato che la Russia continuerà “sistematicamente” l’offensiva in Ucraina.

Putin ha attaccato l’Occidente accusandolo di quanto avvenuto in Ucraina: “L’Occidente ha preparato l’Ucraina ad una grande guerra e oggi lo riconosce. L’Occidente ha già speso 150 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina, il flusso di denaro non diminuisce. La forza di deterrenza nucleare della Russia è dotata al 90% di armi avanzate: un livello che dovrebbe essere esteso all’intero esercito. E’ impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia e più useranno sistemi a lungo raggio, più dovremo tenere lontana la minaccia dai nostri confini, è chiaro e naturale. Non useremo mai per primi le armi nucleari, ma se lo faranno gli Stati Uniti dobbiamo essere pronti. Nessuno deve farsi illusioni: la parità strategica non deve essere infranta”.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il capo del Cremlino ha fatto presente che l’intero pianeta è costellato di basi americane. “Tutto il mondo è testimone di come gli Stati Uniti siano usciti da trattati internazionali, di come abbiano interrotto in modo unilaterale tutti gli accordi che volevano mantenere la pace sul pianeta”, ha dichiarato.

Non sono mancati paralleli storici. In particolare, Putin ha detto che negli anni ’30 l’Occidente ha aperto la strada al nazismo in Germania e che “adesso fa lo stesso in Ucraina”, accusando il blocco occidentale di appoggiare le milizie naziste in Ucraina, perché agli occidentali “non interessa niente, e sono pronti a usare chiunque” contro la Russia. Allo stesso tempo, il popolo ucraino sarebbe “ostaggio del regime nazista di Kiev”. “Non stiamo combattendo contro il popolo ucraino”, ha dunque specificato il presidente russo.

Per Putin il nemico non coincide con il popolo ucraino quanto con l’Occidente “che per decenni ha saccheggiato le sue risorse e portato il popolo alla povertà” e che “usa l’Ucraina come una piazza d’armi, come un poligono contro la Russia”. Il capo del Cremlino ha poi lanciato un chiaro avverimento al mondo intero: “Più verranno forniti sistemi a lungo raggio all’Ucraina più saremo costretti a tenere lontana la minaccia dai nostri confini. L’Occidente vuole portare un conflitto locale a una dimensione globale, e noi reagiremo”.

Il presidente russo ha quindi ringraziato i suoi concittadini per il coraggio e la determinazione: “Voglio inchinarmi davanti a mogli, figli, madri e alle famiglie dei nostri difensori, ai medici alle infermiere che salvano vite, agli agricoltori che continuano a rifornire il fronte di generi alimentari, agli ingegneri che stanno lavorando h24, agli insegnanti, ai giornalisti che rischiano al fronte per raccontare la verità al mondo, ai volontari, agli imprenditori”. Putin ha inoltre ribadito che la maggioranza assoluta dei russi avrebbe espresso il proprio sostegno all'”operazione militare speciale”.

In termini più militari e strategici, Putin ha dichiarato che il Mare d’Azov è “diventato di nuovo il mare interno della Russia”. “Faremo rinascere industrie e porti del Mare d’Azov, costruiremo strade come abbiamo fatto in Crimea, aiutando tutte le quattro regioni. Ora siamo nuovamente insieme e saremo ancora più forti. Faremo di tutto perchè sulla nostra terra ritorni la pace”, ha proseguito

“Coloro che sono sulla strada del tradimento devono essere ritenuti legalmente responsabili, ma non ci sarà una caccia alle streghe”, ha promesso il capo del Cremlino parlando di eventuali traditori. “L’Occidente vuole la sconfitta strategica della Russia, ma è impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia”, ha concluso.

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1 Response

  1. LIBERTA'&CAPPERO ha detto:

    PUTIN un grandissimo statista

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