Il “decretone” Balduzzi tassa pure la gassosa!
Gioco. Nell’ultima versione del testo confermate le norme contro il gioco d’azzardo, che prevedono il divieto di installare apparecchi elettronici “all’interno ovvero in un raggio di 500 metri da istituti scolastici di qualsiasi grado”.
Fumo. Il testo prevede che chiunque “vende o somministra i prodotti del tabacco ai minori di anni diciotto è punito con la sanzione amministrativa da 250 a 1.000 euro”. La sanzione aumenta da 500 a 2.000 euro, più la sospensione, per tre mesi, della licenza all’esercizio dell’attività, se il fatto è commesso più di una volta.
Bibite tassate. Confermata anche la tassa sulle bibite analcoliche con zuccheri aggiunti e con edulcoranti. Il testo infatti prevede per 3 anni un contributo straordinario a carico dei produttori di 7,16 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato. Il testo inoltre stabilisce anche un contributo a carico di produttori di superalcolici, “in ragione di 50 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato”.
Governo clinico. Le nomine dei direttori generali e dei primari, infatti, secondo l’ultima versione del testo, non saranno più effettuate dai presidenti di Regione, ma dalla giunta regionale. L’ultima bozza di decreto prevede inoltre che le Regioni provvedono alla nomina dei primari e dei direttori generali delle aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale “garantendo adeguate misure di pubblicità dei bandi, delle nomine e dei curricula, di trasparenza nella valutazione degli aspiranti”, nonchè il possesso “da parte degli aspiranti medesimi di un diploma di laurea magistrale e di adeguata esperienza dirigenziale, almeno quinquennale nel campo delle strutture sanitarie e settennale negli altri settori, con autonomia gestionale”. Inoltre è previsto un controllo tracciabilità per le prestazioni intramoenia, niente più contanti per i pagamenti ai medici che svolgono attività intramuraria fuori dall’ospedale in assenza di spazi dedicati.
Operazione trasparenza. A breve sarà facile sapere quanto le aziende sanitarie pagano i beni e servizi acquistati: basterà un clic. Dovrebbe infatti entrare in vigore anche la norma che stabilisce “la pubblicazione online dei prezzi unitari corrisposti dalle aziende sanitarie per gli acquisti di beni e servizi”. La norma è in sostanza un’aggiunta a un comma di un articolo contenuto nella manovra dell’estate 2011. Che recita: “Le Regioni adottano tutte le misure necessarie a garantire il conseguimento degli obiettivi di risparmio programmati, intervenendo anche sul livello di spesa per gli acquisti delle prestazioni sanitarie presso gli operatori privati accreditati”. Se la bozza del decreto sanità diventerà legge, le Regioni avranno quindi anche il compito di pubblicare i prezzi dei beni e servizi acquistati dalle Asl.
Corretto il refuso sul certificato medico sportivo in palestra. Nella bozza compariva che, per iscriversi in palestra o in piscina, sarebbe servito un certificato di sana e robusta costituzione più “dettagliato”. In pratica la disposizione prevedeva che il controllo medico fosse effettuato in un centro sportivo specializzato, e non “semplicemente” dal proprio medico di famiglia, come succede ora. Secondo quanto si apprende, la misura nella bozza contiene un refuso e non dovrebbe comparire nella versione definitiva. Anche perché, si apprende, l’intenzione è di rafforzare i controlli, ma sempre da parte dei medici di base.
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