Il corpo che comunica attraverso tatoo e piercing.

di Serena Donigaglia Digiacomo. Attraverso tatoo, piercing, cifre, lettere e simboli sempre più in evidenza sui corpi si raccontano le storie personali e si danno informazioni agli altri di ciò che si è e si vuole; bisogni primordiali contrapposti ad un’epoca tecnologica… Segni di appartenenza e ricerca di unicità sono sempre più evidenti sulle varie parti del corpo che diviene uno spazio comunicativo volto a raccontare, descrivere e classificare la persona. Una necessità crescente di soddisfare bisogni primordiali e modi relazionali altrettanto primitivi in piena contraddizione con l’epoca tecnologica che ci contraddistingue. Quasi che l’evoluzione abbia per contro generato un bisogno di “antico”, di primitivo che si esprime attraverso tatoo, cifre, lettere e forme colorate sulla pelle. Si riscopre, prepotente, il bisogno di decorare attraverso elementi primordiali della cultura umana il corpo, con piercing e stigma esibiti nelle fogge più svariate a rappresentare la propria originale individualità. I dualismi civilizzato/selvaggio e tecnologico/primitivo sembrano convivere ed armonizzarsi piacevolmente in un rito dell’esibizione che ha spostato nettamente il focus dall’abito al corpo. Esibire se stessi, le proprie idee, necessità e desideri attraverso il luogo che è sede primaria delle nostre aspirazioni, il corpo/persona.

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