Il capolavoro politico di Matteo Renzi.
Un partito che ha saputo scrollarsi di dosso “bandiera rossa” e “bella ciao”, ma soprattutto che ha saputo e voluto seppellire “falce & martello” sotto una montagna di vecchia e nuova democrazia cristiana, attestandosi come partito della Nazione, in grado di attrarre sia i reduci della sinistra post-comunista, sia i moderati, sia i liberali e adesso pure grillini e destrorsi! Insomma, il capolavoro di Matteo Renzi, che piaccia o no, è stato quello di fare da asso piglia tutto, altro che scissioni interne! Sull’altra sponda, invece, eccoli ancora lì, i falchi spennacchiati e le languide colombe, ad aspettare che passi il cadavere dell’ex cavaliere, come se ci fosse bisogno di un certificato di morte per sancirne quella fine politica di fatto già decretata dagli eventi. Quello che rimane del Pdl, dopo l’esilio di Fini e la scissione in Ncd e Fratelli d’Italia, è una Forza Italia senza… più forza ed energia politica, un centro-destra in balia dei Salvini, dei Fitto e dei Meloni che sgomitano per conquistare quella leadership per la quale il vero “capo”, molto probabilmente, deve ancora nascere!
I nostri cari sindacalisti parlano bene ma razzolano male, anzi malissimo. Condivido appieno l'analisi del post: Dove stavano i sindacti…
I sindacati ci hanno svenduti e adesso ci ritroviamo con stipendi da fame e costretti a lavorare fino a 70…
Il sindacato è colpevole dell'abolizione dell'art. 18 e adesso raccogli le firme per abrogare il jobs act!? Stanno in confusione…
Così come gli italiani non vanno più a votare, così non si iscrivono più ai sindacati, dei quali non si…
Il sindacato, come la politica, non rappresenta più i lavoratori ma soltanto se stesso e i propri interessi