Vaccini. Il Brasile ha iniettato ottanta milioni di dosi.

di Attilio Runello. Il Brasile ha iniettato ottanta milioni di dosi. Ventitré milioni di persone hanno già avuto il richiamo.
Un paese emergente, ma non certo ricco, un paese con un Pil di poco superiore a quello dell’Italia, ma da distribuire su quasi duecentoventi milioni di abitanti è riuscito ad iniettare ottanta milioni di dosi.
Mentre la nostra stampa non fa altro che prendere in giro il suo presidente Bolsonaro l’amministrazione brasiliana lavora in silenzio.
Il Brasile fa parte del cosiddetto BRIC, quel gruppo di quattro grandi paesi emergenti il cui Pil è costantemente in crescita. I paesi sono Brasile, Russia, India e Cina.
Il Brasile ha ultimato una strada a percorrenza veloce che congiunge la costa atlantica del Brasile con quella pacifica del Perù. Attraverso l’Amazzonia. Quell’Amazzonia che non bisogna toccare, ma non si può nemmeno immaginare che un territorio vasto quanto metà dell’Europa sia abitato solo da centocinquantamila indigeni. Perché loro soltanto sanno come rispettare la natura.
Il Brasile ha una economia che si basa sull’agroalimentare ed esporta prodotti per centinaia di miliardi ogni anno. Merci per un valore di sessanta miliardi solo verso la Cina.
Un paese che rappresenta un grande nel ring polt di razze e nazionalità che convivono pacificamente. Bolsonaro è di origini italiane.
Un paese povero che sta cercando di emergere.
Un confronto può essere utile: in Africa con un miliardo e trecento milioni di abitanti sono state iniettate solo quaranta milioni di dosi. E forse dovranno aspettare il momento in cui i paesi ricchi abbiano ultimato di vaccinarsi e possano regalare il rimanente al quarto mondo.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *