Il 2014 riaccenderà negli italiani la voglia di casa!

Dopo un lungo periodo di stasi, il 2014 potrebbe essere per davvero l’anno buono per il rilancio del mercato immobiliare. Insomma, quello appena iniziato, potrebbe essere l’anno in grado di riaccendere “la voglia di casa” negli italiani. Comprare un’abitazione non sarà più un sogno proibito, perché con i prezzi che si sono notevolmente abbassati, adeguandosi alle possibilità degli acquirenti, ed il “piano casa” voluto dal governo l’accordo tra la cassa depositi e prestiti e l’associazione bancaria italiana – sarà più facile l’acquisto di prima e seconda abitazione. La casa, dunque, tornerà ad esse più dolce e a sorridere agli italiani!
Dal 7 di gennaio, infatti, le famiglie che andranno a chiedere un mutuo potranno usufruire di tassi agevolati e di un importo che coprirà fino al 100% del valore dell’immobile, proprio grazie ad un plafond di due miliardi per l’erogazione di prestiti per l’acquisto della prima casa.
Il “plafond casa” è destinato al finanziamento, tramite mutui garantiti da ipoteca, dell’acquisto di immobili residenziali, con priorità per le abitazioni principali, preferibilmente appartenenti ad una delle classi energetiche A, B, o C e/o di interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica, con priorità per le giovani coppie, per i nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile e per le famiglie numerose
Importo da finanziare. Si tratterà di finanziamenti tanto a tasso variabile che fisso e i finanziamenti potranno arrivare fino al 100% del valore dell’immobile.
In particolare l’importo sarà costituito da 250.000 euro per l’acquisto di un immobile residenziale senza interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica. 350.000 euro per l’acquisto di un immobile residenziale con interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica sul medesimo immobile residenziale.
Ad usufruire del finanziamento saranno soprattutto le giovani coppie, anche conviventi non sposate, nuclei familiari con almeno un soggetto disabile, famiglie numerose (con almeno 3 figli).
Per assicurarsi che le banche riversino sui cittadini i minor costi del funding, sarà attivato un meccanismo di controllo. Nei contratti, infatti, gli istituti di credito sono tenuti ad esplicitare il tasso a cui si sono finanziate presso la cdp e lo sconto che verrà riconosciuto ai mutuatari rispetto alle condizioni standard applicate dalla banca per analoghi finanziamenti.
A seconda dell’andamento dei finanziamenti, la cassa depositi e prestiti si riserva anche la facoltà di destinare nuove risorse, aggiuntive rispetto ai 2 miliardi.Nella fase di avvio, una quota del 30% del plafond è riservata alle banche del sistema del credito cooperativo e delle banche piccole e minori.

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