Se potessi avere 1.300 euro al mese!

Chi si accontenta non gode, ma cerca almeno di sopravvivere. 1.300 euro al mese è lo stipendio netto mensile cui aspira oggi un italiano medio  ma rigorosamente single – per vivere dignitosamente e senza troppe rinunce. Il dato emerge da un sondaggio realizzato da Findomestic con Ipsos. Se si è una coppia con figli il fabbisogno sale però a 2.000 euro mensili, appena più basso 1.900 euro nel caso di una coppia senza figli. La crisi ha poi irrimediabilmente cambiato le abitudini di consumo degli italiani. Più di 8 connazionali su 10 (83%) affermano di aver modificato il proprio stile di vita con una maggior attenzione al risparmio e al taglio degli sprechi. Tre le voci principali sui quali si è abbattuta la scure della “spending review casalinga” ci sono: viaggi, ristorante e abbigliamento. Per quanto riguarda i consumi, nel settore dei beni durevoli si registra il crollo nel 2013 dell’acquisto da parte delle famiglie di moto e auto nuove, rispettivamente -24,0% e -6,7% rispetto al 2012. Regge, invece, l’acquisto di auto usate (+0,7%). In calo anche la spesa per la casa e i mobili (-5,7%) rispetto ai quali forse si sperava in un ‘effetto-incentivi’ maggiore. I soli comparti a reggere sono la telefonia, che cresce del 9,4% in tempi di incertezza e disoccupazione diffusa dove ci si ‘consola’ con l’ultimo modello del tablet o dello smartphone, più a portata delle proprie tasche, e l’information technology (+4,0%). Rispetto a qualche decennio fa, i desideri dei giovani sono poi completamente mutati: prima era indispensabile il motorino per poter raggiungere e stare più facilmente con i propri amici, oggi non si vive senza l’iphone. In calo anche l’effetto del passaggio al digitale, è debacle per televisori ed elettronica di consumo (-22,5%). Insomma, gli italiani tra tasse, caro vita e stipendi ridotti al lumicino fanno ciò che la politica ancora non osa neppure pensare: tirano la cinghia!

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