I prezzi dei carburanti corrono e i salari restano fermi!

E mentre “loro” chiacchierano del nulla e promettono tutto e il contrario di tutto, stipendi e pensioni segnano il passo ormai da un decennio e i prezzi dei carburanti continuano ad aumentare, con il prezzo servito della benzina che per molte compagnie è ormai oltre 1,9 euro, mentre sul diesel si supera la soglia di 1,8. È quanto emerge dalla consueta rilevazione di Staffetta quotidiana, secondo cui questa mattina hanno messo mano ai listini Esso (al massimo di 1,905), IP, Q8 e Shell. Sulla verde i rialzi sono compresi tra 1 e 1,5 centesimi al litro, sul diesel tra 0,5 e 1 centesimo. I prezzi dei carburanti corrono e i salari restano fermi! Il Codacons parla di ennesima “stangata” per le famiglie italiane. Rispetto ad un anno fa, spiega l’associazione dei consumatori commentando i nuovi rialzi di oggi, per il servito si tratta di una stangata aggiuntiva ad automobilista pari a 123 euro su base annua per la benzina, e a 76 euro per il diesel. Inoltre, considerati i nefasti effetti indiretti che il caro carburante ha sull’inflazione, il Governo dovrebbe finalmente mantenere la promessa di sterilizzare i futuri aumenti, in modo che al superamento della soglia di 1,90 per la benzina e di 1,80 per il gasolio si congeli almeno l’ulteriore guadagno dello Stato dovuto alla doppia tassazione: Iva + accise. Tutto questo anche in considerazione del futuro aumento dell’Iva dal 21 al 22%. Senza considerare che il prezzo del petrolio è sostanzialmente stabile: una doppia velocità – prezzo alla pompa e costo del greggio – che dimostra come quanto finora fatto dal governo Monti non sia servito ad impedire le solite speculazioni sui carburanti da parte delle compagnie petrolifere.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *