I migranti che arrivano dalla Turchia.

di Attilio Runello. Il recente naufragio di una imbarcazione di migranti a Cutro in Calabria ha sollevato l’indignazione del paese. Decine di morti a causa di un naufragio vicino la costa.
Si potevano salvare?
Il governo sostiene che erano stati segnalati come imbarcazione non in difficoltà, e comunque la nostra guardia costiera era uscita in mare ma non li aveva trovati.
L’imbarcazione proveniva dalla Turchia.
Gli emigranti arrivati nel 2023 superano i ventimila e di questi il 20% arrivano dalle coste dell’Anatolia.
L’Italia è molto più distante della Grecia, ma questo paese con finanziamenti dell’Unione Europea e con la guida di un governo di destra ha adottato una politica di respingimento tale da scoraggiare nuovi arrivi.
Sul confine terrestre con la Turchia ha eretto un muro. Controlla quella parte di confine rappresentata da un fiume dove tutti i migranti vengono riaccompagnati in Turchia.
Sul mare le imbarcazioni vengono respinte verso le coste turche. Se si riesce a sbarcare si va in campi profughi nelle isole da dove non si può scappare. Quelli che stanno al timone sono automaticamente condannati a decenni di prigione. Gli arrivi si sono ridotti moltissimo.
Quelli che partono si dirigono verso le nostre coste.
Negli ultimi venti anni alla Turchia da parte dell’Unione sono stati versati oltre dieci miliardi, senza una reale verifica sull’uso di questi soldi.
La Turchia è diventata una sorta di hub di immigrati, in parte siriani e in parte provenienti da Iran, Afghanistan e Pakistan. Sta erigendo un lungo muro ai propri confini per fermare questo flusso. Ha occupato parte del territorio siriano anche per far rientrare i tre milioni di siriani presenti sul proprio territorio in Siria.

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4 Responses

  1. Roby71 ha detto:

    Basta con l’Italia terra di nessuno e campo profughi dell’europa, basta con porti aperti e sbarchi continui, salviamo le popolazioni autoctone dell’Europa da questa invasione programmata ed incentivata ed a cui fanno sponda i volontari ben pagati!

  2. il FEDERALE ha detto:

    La Tunisia in queste settimane scoppia di migranti irregolari pronti a salire sui barchini in metallo per raggiungere l’Italia. Si tratta soprattutto di subsahariani, che hanno passato illegalmente la frontiera dello Stato nordafricano e ora attendono le migliori condizioni meteo per partire alla volta dell’Europa. Il governo tunisino ha alzato l’attenzione e il clima si è fatto rovente: gli irregolari vogliono lasciare il Paese il prima possibile e la preparazione dei “convogli” freme. Gli annunci si moltiplicano nelle chat alle quali abbiamo avuto accesso ma proprio perché il governo di Kaïs Saïed ha effettuato il giro di vite, sono aumentate a”Il rientro degli scolari alla scuola Normale è iniziato, l’aula è già pronta: una grande sala con tavoli nuovi, perché è prima di tutto un buon materiale quello che serve per fare questo”, recita un messaggio lasciato in un gruppo al quale partecipiamo. Il significato di questa frase è: “Sta per partire un nuovo convoglio diretto in Europa, la barca è già pronta ed è stata rifatta a nuovo, perché è importante che sia realizzata con materiali sicuri per questo viaggio”. Il messaggio, poi, continua: “La quota necessaria all’iscrizione è di 1700 monete, ma bisogna prevedere altre 60 monete, perchè gli studenti non cammineranno, ci sarà un autobus per loro, inclusi gli airbag”. Questa parte del messaggio, invece, significa: “Per partire bisogna versare 1700 dinari, ai quali bisogna aggiungere la quota di trasferimento al luogo di partenza, che costa 60 dinari. I salvagenti (o le camere d’aria) sono inclusi”.nche le precauzioni, tanto che i messaggi vengono lasciati in codice.

  3. Gad ha detto:

    Paolino b. la MELONI &C nopn lo capiscomno

  4. paolino b. ha detto:

    Da più di dieci anni dalle coste libiche partono migliaia di gommoni che alimentano un business miliardario e ingrossano le fila dell’esercito industriale di riserva utile agli italiani come manodopera a costo quasi zero.

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