I ghiacciai della Groenlandia si sciolgono.

di Attilio Runello. La temperatura media in Groenlandia ha raggiunto nella ultima settimana i venti gradi e superfici di centottanta  chilometri quadrati si stanno sciogliendo in una giornata. Si tratta di un ritmo di scioglimento due volte il normale. Gli scienziati lo attribuiscono ai cambiamenti climatici.

Naturalmente bisogna considerare che la superficie della Groenlandia e di 2.175.600 km² di cui si stima 1.833.900 km² – quindi la gran parte – è ricoperta di ghiaccio.

In Groenlandia gli inverni sono gelidi e le estati fresche, ma venti gradi evidentemente è una temperatura superiore alla media.
Infatti il clima è artico lungo le coste centro-settentrionali con temperature dei mesi più caldi intorno allo zero, e subartico lungo le coste centro-meridionali con temperature sopra lo zero nei mesi estivi, ma con medie giornaliere che comunque non superano i 10 gradi neanche nei mesi più caldi. C’è chi parla di tredici quattordici gradi.
Vi è poi la vasta area interna dove la temperatura rimane intorno allo zero o al di sotto anche nei mesi estivi.

La Groenlandia è un’isola molto grande – anche se potrebbero anche essere più isole – ed estesa in latitudine, dato che la punta meridionale si trova alla latitudine di Oslo, mentre la punta più settentrionale è la terra più vicina al Polo Nord, da cui dista circa 700 chilometri.

La gran parte dell’isola è ricoperta da una calotta glaciale formatasi nel corso dei millenni e spessa anche tre chilometri nelle zone interne; essa si muove lentamente, tanto che i ghiacci scendono verso il mare per gravità. Il ghiaccio si riversa in mare attraverso i fiordi, dando luogo ad iceberg che vanno alla deriva.

In Groenlandia la caduta di pioggia media annua può superare i duemila mm l’anno è nelle zone interne avviene sotto forma di neve con temperature che in inverno sono in media di meno trenta. Quindi il ghiaccio si potrebbe riformare.

La calotta di ghiaccio è estremamente importante anche per gli studi scientifici sulle temperature nei secoli o millenni passati. Infatti gli scienziati sono in grado di estrarre carote di ghiaccio profonde centinaia di metri e ricavare informazioni su periodi in cui non esistevano gli strumenti attuali per stabilire le temperature.

Naturalmente sull’ evento in corso si tratta di capire se si tratta di un fenomeno passeggero e di breve durata o destinato a prolungarsi nel tempo.

Bisogna anche ricordare che nel periodo che va dall’ottocento dopo Cristo al milletrecento le temperature medie si erano innalzate e i Vichinghi avevano creato degli insediamenti di cui ci sono testimonianze scritte e di reperti archeologici. Dopo il milletrecento le temperature si abbassarono e questi insediamenti vennero abbandonati.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *