di Angelo D’Amore. La Chiesa ha il suo nuovo Papa: Francesco I. Tutti lo definiscono come un Papa “normale”, semplice, umile, vicino alla gente, specie i più umili, i più poveri. La Chiesa sembra voglia voltar pagina, in un momento molto difficile della sua storia millenaria. Già il nome scelto, Francesco, indica l’essenza di un messaggio di cambiamento, di rottura e al tempo stesso di speranza, un ritorno all’autenticità dei valori cristiani, che sono altruismo, solidarietà, vicinanza concreta a chi vive ai margini. Francesco I, argentino, è anche il primo Papa sudamericano, terra dall’alta concentrazione di credenti cristiani e dalle enormi contraddizioni. La sua nomina, indirettamente, simboleggerà lo stare accanto a tutti i sud del mondo, a tutte le zone dove c’è maggior miseria e sofferenza. Il Papa ha esordito nel suo discorso, invocando la preghiera dei presenti, come aiuto ad affrontare il suo compito delicato. Francesco I è anche un gesuita, come gesuita è la mia formazione liceale, ordine che vede la missione di fede, come servizio. La Chiesa ha la sua nuova guida. Adesso, l’attende il Paese.
Gli italiani attendono i sindacati al varco: i futuri rinnovi contrattuali, la riforma delle pensioni. Non sapevo che queste cose…
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…