Hera e Dart, primo esperimento di difesa planetaria contro gli asteroidi.

di Mauro Guidi. L’ESA sta progettando la missione Hera che in pratica consiste nell’inviare la navicella spaziale Hera verso la coppia di asteroidi Didymos e Didymoon.

Dopo avere eseguito una mappatura scientifica ad alta risoluzione, visiva, laser e radio, di questo asteroide binario,impatterà Dydimos provocandone uno spostamento dell’orbita dovuto all’intervento umano ed in maniera misurabile. Didymos ha un corpo principale, del diametro di 780 metri e delle dimensioni di una montagna, intorno al quale orbita una luna di 160 metri, chiamata ‘Didymoon’, grande quasi quanto la Grande Piramide di Giza. Quanto Hera raggiungerà Didymos, nel 2026, la Nasa nel frattempo avrà effettuato nel 2022 una collisione con questa piccolissima luna provocandone però solo il cambiamento nella durata dell’orbita di Didymoon intorno al corpo principale. In conclusione due missioni spaziali sinergiche dal momento che”a seguito dell’impatto con DART, verranno a mancare le informazioni essenziali – ed è qui che Hera entra in gioco” aggiunge Ian Carnelli ( responsabile Hera). “Le indagini ravvicinate di Hera ci forniranno la massa di Didymoon, la forma del cratere, nonché le proprietà fisiche e dinamiche di Didymoon.Questi dati chiave raccolti da Hera trasformeranno un grande – ma unico – esperimento in una ben chiara tecnica di difesa planetaria: una tecnica che potrebbe in linea di principio essere ripetuta se avessimo mai la necessità di fermare un asteroide in arrivo”.

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