Gli italiani sono stufi di tirare la cinghia!

Troppi sacrifici. Troppe privazioni. Troppe rinunce. Basta con questa crisi! Basta austerity! Gli italiani sono davvero stufi di “tirare la cinghia”. Lo rivela uno studio del Censis, incentrato sui “soggetti vitali”, donne, immigrati, giovani, che nel caso di un aumento sostanzioso del proprio reddito, e non di quegli spiccioli promessi dal governo Renzi, spenderebbero di più, togliendosi pure qualche sfizio!  
Il 38% del campione intervistato, infatti, aumenterebbe i consumi, recuperando quelle abitudini a cui hanno dovuto rinunciare, come cenare al ristorante e andare al cinema. 
Il 33%, invece, si farebbe un gruzzoletto per affrontare spese future impreviste. 
Il 32,5% investirebbe per coprire bisogni sociali in previdenza, sanità, formazione. 
Il 30% si toglierebbe uno sfizio, come ad esempio un bel viaggio. 
Decollano poi nuovi modelli di consumo: sono sei milioni le persone che hanno acquistato almeno una volta oggetti che sono stati trasformati o reinventati a partire da materiali di recupero. 
Tra i comuni, è Milano la città che la maggior parte degli italiani (il 69%) considerata la più vitale. Seguono, a distanza, Torino (22%) e Roma (14%). Aspettando l’Expo del 2015, e all’indomani del successo del “Salone del mobile”, la città meneghina secondo il Censis ha ritrovato il ritmo giusto. 
L’orgoglio di essere italiani, infine, è espresso dal 94,5% dei cittadini: un orgoglio che per il 71% dipende dal patrimonio artistico-culturale, per il 28% dai tanti nostri pregi riconosciuti nel mondo (creatività, socievolezza, ecc.), per il 27% dal nostro patrimonio enogastronomico.

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