Gli immigrati sono anche questo.

di Antonello Laiso. Quando si parla di immigrati, di razza, di colore diverso, di delinquenza, spesso si generalizza, spesso si ingigantiscono quei fenomeni che pur esistendo fanno parte del popolo di tutto il mondo, come criminalità,  spaccio di droga, violenza, ruberie ed altro.

Si generalizza tanto a creare un odio razziale verso chi ha trovato nella nostra Nazione quell’unico scopo di sopravvivenza ad una vita o pseudo tale lavorando anche dodici ore al giorno nei campi, nei lavori edili oppure per la strada vendendo un po’ di tutto.

E infatti proprio nella strada napoletana  rivedo ancora un tunisino che fermo nei pressi del corso Garibaldi  tanti anni fa vidi seduto a terra vicino che tamponava con suoi fazzolettini che vendeva accanto ad un semaforo la fronte sanguinante di un ragazzo caduto dalla moto fino all’arrivo dell’ambulanza, egli rimase immobile vicino al ragazzo cambiando spesso fazzolettini premuti su quella fronte spaccata che grondava sangue.

Sono anche questo gli immigrati.

Il gesto eroico del marocchino Said e’ stato piu triste sulla spiaggia di Castelvolturno ha scambiato la sua vita le sue aspettative di un futuro per mantenere moglie e figlio lasciati in patria che avrebbe rivisto tra poco dopo tanti anni.

Quel mare azzurro e traditore spesso con i pescatori che ben conoscono, quel mare che non lascia speranza  quando vuole, quelle forti correnti non avrebbero dato scampo a quei bambini che sono “scivolati” da sotto gli occhi di una madre e sono corsi in quel mare agitato pericolosissimo  assassino.

Said non c’è la fatta dopo aver soccorso senza indugio e portato in salvo con un suo amico di colore  i bambini, il suo cuore non ha retto ad uno sforzo enorme unito ad a un emozione fortissima cedendo.

Allora vorrei che si conoscessero tali cose insieme a tutte quelle altre, si devono conoscere, dal sud al nord, e viceversa. Said ha dato la sua vita, un eroe immigrato, sarebbe giusto una onorificenza, una strada a suo none come sarebbe giusto un forte gesto di ringraziamento oltre che morale anche materiale di sostentamento alla sua famiglia, sarebbe giusto un ringraziamento di vero cuore da quella madre che probabilmente sentitasi colpevole per aver  fatto allontanare di ben 50  metri i figli nell acqua di quel mare agitato.

Spesso non è cosi chi viene a cercare fortuna nelle nostre terre da quelle terre loro ostili e lontane viene etichettato. Un modo di vedere che fa utile a quelli che identificano solo il colore della pelle di una persona come fosse un marchio di un’infamia che non c’e’ che non puo’ esistere se non nelle loro menti.

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