Gli Houthi hanno ucciso tre marittimi.

di Francesco M. Alle11:30 circa (ora di Sanaa) del 6 marzo, un missile balistico antinave (ASBM) è stato lanciato dalle aree dello Yemen controllate dai terroristi Houthi sostenuti dall’Iran verso la M/V True Confidence, una nave battente bandiera delle Barbados e di proprietà liberiana

Gli Houthi, un gruppo armato principalmente di fede sciita, hanno recentemente attaccato una nave mercantile nel Mar Rosso, causando la morte di tre marinai e ferendo altre sei persone. Questo tragico evento solleva importanti questioni sulla differenza tra chi compie l’atto violento e le vittime coinvolte.

Ecco alcuni punti da considerare:

L’uccisore:
Gli Houthi hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco contro il mercantile True Confidence.
Il loro leader fondatore, Ḥusayn Badr al-Dīn al-Ḥūthī, è stato ucciso nel 2004.
L’attacco è stato perpetrato con un missile a 90 chilometri di distanza da Aden.

L’equipaggio della nave è stato costretto ad abbandonarla, ma la nave è rimasta alla deriva.

Le vittime:
I marinai a bordo del True Confidence hanno perso la vita o sono stati feriti a causa dell’attacco.

Questi marinai erano semplici lavoratori, impegnati nel loro dovere quotidiano.

La loro morte rappresenta una tragedia umana, con famiglie e amici che soffrono per la loro perdita.

La differenza:
L’uccisore, in questo caso gli Houthi, ha deliberatamente attaccato la nave.

Le vittime, i marinai, erano innocenti e non avevano alcun ruolo nella situazione politica o militare.

La differenza tra chi compie l’atto violento e chi subisce le conseguenze è evidente e dolorosa.

Questo evento ci ricorda l’importanza di considerare l’umanità coinvolta in ogni atto di violenza e di cercare sempre di comprendere le diverse prospettive e le conseguenze delle azioni. La vita di ogni individuo è preziosa, e la compassione e la riflessione sono essenziali per costruire un mondo più pacifico e giusto.

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