Una Comunità Europea fondata solo sull’unione monetaria.

di Maria Pia Caporuscio. Quando con una sorta di rassegnazione diciamo che il governo non risponde più agli italiani ma all’Europa, ci rendiamo conto dell’assurdità? Se siamo consapevoli che il nostro governo è al servizio dell’Europa, deve essere l’Europa a mantenerlo, deve essere chi ricava gli utili a pagare le spese e non chi è stato estromesso. Se le cose stanno in questo modo bisogna riconoscere che non è solo la classe dirigente fuori di testa, ma siamo impazziti tutti! Chiediamoci cosa abbia spinto la politica a sottomettersi agli stranieri, cosa gliene è venuto in tasca, visto che queste decisioni sono state prese senza chiedere il consenso ai cittadini, ma arbitrariamente.
E non venissero a dirci che si sono assunta la responsabilità perché è falso! Quando ci si assume la responsabilità si risponde personalmente delle conseguenze: se positive se ne prendono il merito e se negative devono pagare personalmente i danni, con le dimissioni o il carcere a seconda dei casi, non a parole come si usa fare.
Questo significa assumersi la responsabilità, non come pretendono questi ”politicanti”, che quando va bene si prendono i meriti e quando va male, ne risponde la comunità! A questo punto si rende necessario chiedersi: Cosa si è realizzato nel creare una nazione che non c’è, chiamata “Unione Europea”? Cosa questa “unione” ha portato di positivo nella popolazione europea? Quali traguardi sono stati raggiunti, quali benefici, quali miglioramenti economici, culturali, ambientali, ne giustificano il proseguimento?
Alla luce dei fatti bisogna riconoscere il totale fallimento di queste aspettative, se erano queste le prospettive che i governati europei si prefiggevano. Quello che è venuto fuori da questa “unione” non è un fallimento, ma una catastrofe umanitaria: un impoverimento progressivo della popolazione, il fallimento delle piccole e medie imprese, una disoccupazione devastante, che sta portando ad un suicidio di massa una popolazione che amava la vita, che era felice di avere un lavoro, una casa, una famiglia e che ora ha perduto il lavoro, la casa e non potrà mai mantenere una famiglia. Come scusante a questo crimine, ci vengono a parlare di un debito che aumenta e che li costringe a chiederci sempre maggiori sacrifici.
Noi dobbiamo chiederci perché in duemila secoli non era mai accaduto che una “nazione sovrana” fosse stata costretta a strangolare la popolazione per pagare un debito, perché nessuno in duemila secoli avesse potuto ricattarla con interessi da usura. La risposta è semplice: perché mai in duemila secoli un capo di Stato aveva rinunciato alla sovranità nazionale e mai alla possibilità di creare denaro, cedendo la bacchetta magica alle banche.
Gli attuali capi di Stato hanno compiuto e stanno tuttora compiendo, un vero e proprio crimine contro la propria popolazione e (inconsapevolmente) contro sé stessi, svendendo non solo la nazione, ma la propria dignità. Purtroppo per noi, di questo crimine non ne fanno un problema e continuano ad aumentare le diseguaglianze fra ricchi e poveri, senza capire che in questo modo stanno alimentando un odio feroce verso di essi e verso le caste, esattamente come fa la pioggia con i fiumi: ingrossarli, ingrossarli, finché delle terrificanti bombe d’acqua, non spazzeranno via tutto ciò che trovano sul loro cammino!

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