Giù le mani dalla nostra Costituzione!

di Maria Pia Caporuscio. Come si fa ad accordare fiducia a gente che giura sulla Costituzione di rispettarne interamente le regole quando è consapevole di giurare il falso, visto che intende stravolgerla. Chi giura il falso è un essere inaffidabile dal quale ci si può aspettare di tutto. Non esiste nulla di più indecente e più devastante per una nazione, che avere una classe politica bugiarda, falsa e spergiura! La Costituzione dovrebbe essere sacra per chiunque, ma soprattutto per chi si assume la responsabilità di governarlo un paese.
La nostra Costituzione (riconosciuta come la migliore del mondo) rappresenta la base su cui si fonda la società e la sola difesa di cui dispone la parte più debole della stessa società, per difendersi dagli abusi della classe dirigente e dalla prepotenza del potere economico. A scriverla furono le migliori menti di cui la nostra nazione disponeva mentre ora, proprio chi intende dissacrarla è privo di quella capacità intellettiva e morale di cui potevano vantarsi i nostri padri costituenti. 
Purtroppo la qualità della classe politica è andata via via degenerando fino ad avere oggi gente mediocre intellettivamente e dalla discutibile moralità. E dunque con quali garanzie il popolo italiano dovrebbe assecondare questo che a tutti gli effetti risulta essere uno sfregio, non si sa. Basta una sola frase contenuta nella Costituzione a farne un vanto: “L’Italia ripudia la guerra!”. 
Questa frase è servita ad aprire la mente come niente altro era riuscito a fare. Ci ha fatto capire quanto sia osceno uccidere gente che non ci aveva fatto nulla di male, che non si conosceva affatto, che viveva in paesi lontani, paesi che non avevamo mai neppure sentito nominare. Ci ha fatto capire quanto sia folle distruggere città vive e bellissime costate secoli di duro lavoro e quanto sia criminale togliere la vita a donne, vecchi, bambini colpevoli di essere nati in un paese ricco di materie prime, che i paesi industrializzati intendevano depredare. Ci ha fatto capire quanto siamo stupidi a dare ascolto a dei pazzi che per saziare la loro sete di potere ci mandavano a morire lusingandoci furbescamente come “eroi” quando invece ci trasformavano in assassini. Assassini certo, perché non si trattava di difendere la nostra patria da una vile invasione, ma eravamo noi ad invadere e aggredire.
Per anni questa bella frase della nostra Costituzione ha fatto scuola, infatti chiunque si permetteva di parlare di guerra veniva istintivamente isolato come un appestato, finché un giorno un miserabile americano, non decide di trascinarci in una guerra immorale contro l’Iraq. Immediatamente fu resuscitato l’istinto animalesco che caratterizza l’essere umano e si tornò a parlare di guerra, come risoluzione a problemi inventati. Vergognandosi essi stessi ne cambiarono addirittura il nome, chiamando la guerra “missione di pace”. Infatti portavano la pace bruciandoli col fosforo bianco. Così la morte di intere generazioni diventava “progresso” e chi si opponeva a questi crimini, diventava nemico del progresso. Quale lugubre forma di crimine alberga nelle menti di questi moderni amanti del “progresso”! Dopo la seconda guerra mondiale costata la vita a milioni di persone innocenti, l’Europa sembrava aver capito la scellerata follia che ci spingeva ad aggredirci gli uni con gli altri e si stava lavorando per una società degna, dopo secoli di errori criminali e ci stava riuscendo. Ci stava riuscendo, sottovalutando però questi nuovi padroni dell’economia mondiale: il potere finanziario e l’influenza nefasta della più grossa nazione del pianeta sul potere politico, commettendo l’errore madornale di non tenerli a distanza. Ora è il potere economico a dettare le regole non più quello politico e quel che questi nuovi “dei” faranno all’umanità farà impallidire l’atroce barbarie dei grandi dittatori tipo Hitler. Le democrazie, faticosamente conquistate dopo immani sofferenze, sono destinate a morire. Democrazia significa discussione, condivisione, studiare attentamente una legge prima di approvarla, analizzandola in ogni dettaglio, ma gli attuali politicanti lo ignorano e credono che l’efficienza e la giustezza risieda nella velocità, pura follia! Velocizzare regole fondamentali dalle quali dipende la qualità di vita delle popolazioni equivale ad affidare la guida di un treno ad alta velocità ad un bambino e la logica ci dice che è sicuro lo schianto, non il raggiungimento della destinazione!

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