Giorgia Meloni lascia accesa la “Fiamma”!

C’è chi – pur dicendosi democratico e per la libertà di pensiero e di opinione – non accetta il fatto che possa esserci al mondo qualcuno che la pensa in altro modo e che non si allinea al ‘pensiero unico’.
C’è chi crede di essere – in maniera del tutto autoreferenziale – il custode, il garante ed il paladino della libertà e della democrazia.
C’è chi non sa comandare a casa propria – dove si litiga e ci si divide un giorno sì e l’altro pure – ma pretende di farlo in casa altrui.
C’è chi – sostiene le diffrenze, l’accoglienza e l’integrazione – ma poi di fatto non accetta che qualcuno possa essere ‘diverso’, pensarla in un altro modo, avere una visione alternativa della vita e prospettare soluzioni diverse.
C’è chi vorrebbe persino dettare il programma politico e scegliere addirittura il simbolo dell’avversario!

E così ancora non si spegne la polemica innescata da chi tuona contro Giorgia Meloni intimandole di “Togliere la fiamma tricolore dal simbolo di Fratelli d’Italia”. Ma la FIAMMA di FdI non si spegne e resta accesa, come la speranza di milioni e milioni di italiani che in quella FIAMMA vedono la speranza del CAMBIAMENTO!

Secca la replica della diretta interessata che twitta: “Eccolo qui, il nostro bel simbolo depositato per le prossime elezioni. Un simbolo del quale andiamo fieri. Il 25 settembre scegli @FratellidItalia. Il 25 settembre abbiamo un’occasione unica per risollevare l’Italia ed evitare che la sinistra torni al governo dopo anni di disastri e restrizioni. Noi siamo pronti a fare la nostra parte #VotaFDI”

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4 Responses

  1. Valen88 ha detto:

    La strage di San Valentino è ricordata come il giorno in cui Al Capone uccise i suoi rivali. La strage di Ferragosto sarà ricordata invece come il giorno nel quale le correnti del PD si scannarono a vicenda fino ad annientarsi.

  2. Tommy ha detto:

    La liberaldemocrazia ci ha mostrato una evidenza che forse non era chiara a tutti prima dell’inizio della farsa pandemica. Tutti possono stare sotto il tetto del liberalismo. Possono starci il marxismo, il falso cattolicesimo liberale, il neoliberismo economico, i centri sociali e i radicali.

  3. Giulia ha detto:

    La Cirinnà ieri sera sembrava ferma a non accettare la candidatura in un collegio dove le sue chances di essere eletta sono piuttosto basse. Adesso visto che non ha alternative migliori, deve prendere quello che passa il convento. La paura di restare senza coperture politiche deve essere tanta. La Cirinnà deve ancora spiegare cosa ci facevano 24mila euro nella cuccia del suo cane. E quei 24mila euro sono probabilmente sono la punta di un iceberg molto più grande.
    (fonte: Cesare Sacchetti)

  4. Carla ha detto:

    Qui abbiamo una lunga supercazzola del Corriere che tenta di individuare la causa dell’astensionismo nell’aumento della povertà. Il quotidiano che rappresenta le élite liberali non va al cuore del problema. Non vuole andarci perché prendere atto della verità fa paura.

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