Forza Nuova contro il Dams: “La storia è cosa seria, i gay no”.

E’ fuori dubbio che ci sia ovunque una volontà ben determinata di sdoganare l’omosessualità e di farla rientrare,  a tutti i costi, nella ‘normalità’: non c’è spot, non c’è film o talk show senza un chiaro ed esplicito riferimento al mondo gay! E adesso l’omosessualità sale in ‘cattedra’ con un corso di “Storia dell’omosessualità”, una cattedra sui generis che
aprirà al Dams di Torino, con la possibilità per gli studenti di frequentare le lezioni – facoltative – e ottenere sei crediti formativi. Il corso si concentra sulla produzione culturale legata ai movimenti di liberazione omosessuale e più in generale all’attivismo lgbt+ e queer. Una prima assoluta per l’Italia che, il giorno dopo l’annuncio, già si sta attirando diverse critiche e tante polemiche, provenienti tutte da Destra, come comanda il gioco delle parti. Infatti, a parlare contro il corso sono innanzitutto i militanti di Forza Nuova, che sostengono: “La storia è una cosa seria. L’omosessualità no!”, con un cartello affisso ai cancelli di Palazzo Nuovo, la sede storica dell’ateneo torinese. Per il partito, che sullo striscione sostituisce le ‘esse’ di “omosessualità” con il simbolo delle ‘SS’ naziste, l’iniziativa accademica “non è altro che il voler reprimere il libero pensiero degli studenti, voler andare a inculcare un pensiero unico su un delicato tema che andrebbe comunque tenuto fuori da un pacchetto formativo degno di tale nome”. Per il senatore di Forza Italia, Luciano Malan, si tratta dell’ “ennesimo tentativo culturale di educare i nostri ragazzi secondo una direzione ben precisa, escludendo chiunque abbia idee e opinioni diverse”. Secca la replica del Rettore, Gianmaria Ajani: “La volgarità di certe reazioni dimostra quanto bisogno ci sia di conoscenza proprio su questi temi”.

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