Decreto PA: in arrivo 24mila assunzioni!

Dopo 12 anni di blocco del turn-over negli Uffici Pubblici, lo Stato manda in pensione i più anziani e procede a nuove e più rapide assunzioni con procedure concorsuali semplificate. Entro questa estate verrà messo a punto il “Portale Unico del Reclutamento” della Pubblica Amministrazione con tutti i curriculum on line. Attraverso questo portale verranno selezionati i candidati ad hoc e poi messi a disposizione delle pubbliche amministrazioni titolari dei progetti per l’efficientamento della macchina pubblica, perché possano sceglierli e farli lavorare con contratti a termine! Insomma, il “portale unico” sarà il luogo dove realizzare l’incontro tra “domanda” e “offerta” di lavoro pubblico e garantirà, si legge nel dl, “la massima digitalizzazione e la massima trasparenza di ogni selezione

Il Consiglio dei ministri ha dato, quindi, il via libera al decreto legge per il reclutamento nella Pubblica Amministrazione, con le assunzioni legate al Recovery plan e procedure semplificate per i concorsi. 

Più di 24MILA assunzioni per realizzare il Recovery plan italiano per non perdere gli oltre duecento miliardi europei: contratti a termine per super-esperti con esperienze all’esterno, professionisti, dirigenti e vincitori di concorso, ma anche giovani apprendisti. L’obiettivo è essere pronti a monitorare e attuare il piano italiano di ripresa e resilienza già da luglio, quando potrebbe arrivare la prima tranche da 25 miliardi. 

Le pubbliche amministrazioni possono porre a carico del Pnrr esclusivamente le spese per assunzioni di personale specificamente destinato a realizzare i progetti di cui sono titolari, nei limiti degli importi previsti dalle voci di costo del progetto, prevede la bozza di dl per il reclutamento nella Pa. Queste assunzioni, così come le consulenze esterne, sono sottoposte a verifica da amministrazione centrale e Ragioneria. Se la verifica dà esito negativo le assunzioni possono essere fatte a carico delle amministrazioni, non con i fondi Ue.

Il decreto si compone di due parti.
La prima disciplina i concorsi e le modalità di arruolamento del personale pubblico.
La seconda dispone le assunzioni, tutte a termine e legate al Recovery plan, quindi con durata di 36 mesi e non oltre il 2026. 
A fare la parte del leone è la giustizia: arrivano 16.500 assunzioni a termine all’ufficio del processo da assumere in 2 scaglioni, 326 per la giustizia amministrative e 5.410 unità di personale amministrativo della giustizia, per coprire le professionalità esterne che servono alla digitalizzazione dei tribunali, come esperti informatici, tecnici di edilizia, analisti di organizzazione. 

Un concorso rapido, con una sola prova orale, sarà indetto entro 30 giorni, poi, per l’assunzione di 500 persone (potranno salire a 800 in caso di necessità) per la governance del Recovery plan: 80 di queste sono destinate alla Ragioneria dello Stato.
Arrivano anche 1000 persone a supporto degli enti locali “nella gestione delle procedure complesse”; 400 assunti all’unità per la transizione digitale; 67 all’Agid. E ancora: 9 dirigenti rafforzeranno il ministero dell’Economia e le sedi territoriali della Ragioneria, dieci esperti potranno essere assunti alla Ragioneria e altri 160 presso le altre amministrazioni per l’attuazione del piano.

Insomma, il governo Draghi pensa di risolvere tutti i mali degli uffici pubblici e della burocrazia italiana con una gigantesca iniezione di personale più aggiornato, più formato, più qualificato e soprattutto più giovane.
Subito dopo, sarà interessante vedere in quale misura verranno retribuiti i nuovi assunti e come saranno relazionati ed integrati con gli attuali dipendenti pubblici ancora in servizio.

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1 Response

  1. Valeria CT ha detto:

    Va bene assumere i giovani ma se poi li si mette su una macchina senza benzina e che è sfasciata hai voglia a spingere per rimetterla in marcia!

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