Draghi: “Si vede l’uscita”. Ma dobbiamo prepararci ad un altro lockdown in attesa dei vaccini?

di Redazione. Nel mese di marzo dello scorso anno, proprio di questi giorni, l’Italia si rinchiudeva dentro casa in una totale “zona rossa” per difendersi dal “Virus”. Eravamo terrorizzati da questo nemico invisibile che ancora oggi continua a mietere vittime facendo salire ogni giorno il totale dei decessi che ha superato quota centomila.

Ma oggi questo nemico, seppure con tutte le varianti che sta mettendo in campo, lo conosciamo molto meglio, sappiamo come combatterlo con il distanziamento sociale, le mascherine e l’igiene, sappiamo come curarlo e abbiamo anche i vaccini giusti per respingerlo e finalmente poterlo sconfiggere.

Ma purtroppo i vaccini al momento scarseggiano, non ci sono per tutti e mentre le Regioni cambiano di colore passando dal giallo, all’arancione al rosso, si parla di un nuovo possibile blocco totale nazionale di tre settimane da applicare entro fine aprile per congelare il contagio e far agire i vaccini, che si spera nel frattempo arrivino a sufficienza per vaccinare il maggior numero di italiani. In subordine potrebbero scattare un lockdown solo nei weekend, l’anticipo del coprifuoco alle 20 e la chiusura anche dei negozi nelle zone dove sono chiuse le scuole.

Insomma, con centomila morti, tre milioni di contagiati e un aumento della mortalità complessiva nel 2020 del 15,6% le cifre sul Covid in Italia fanno spavento.

“Mai avremmo pensato che un anno dopo ci saremmo trovati a fronteggiare un’emergenza analoga. Dobbiamo moltiplicare ogni sforzo – ha dichiarato il presidente del Consiglio Mario Draghi – il nostro compito è quello di salvaguardare, con ogni mezzo, la vita degli italiani. E permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta. Non perdere un attimo, non lasciar nulla di intentato, compiere scelte meditate ma rapide. Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile“.

Ma il presidente del Consiglio invia un segnale di fiducia a tutti gli italiani: “Con l’accelerazione del piano vaccini si intravede una via d’uscita non lontana. Ma ognuno deve fare la propria parte nel contenere la diffusione del virus. Ma soprattutto il governo deve fare la sua. Anzi deve cercare ogni giorno di fare di più”.

Per i vaccini “si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei più deboli – ha sottolineato Draghi – questo non è il momento di dividerci ma è il momento di dare una risposta alle tante persone che soffrono per la crisi economica, che rischiano di perdere il posto di lavoro, di combattere le disuguaglianze. In un solo anno il numero di italiani che vivono in povertà assoluta è aumentato di oltre un milione, mentre si sono acuite altre disparità, prima fra tutte quella tra donne e uomini”.

Insomma, stiamo in “buone mani”. Certo c’è ancora da soffrire, da stringere i denti, ma stavolta c’è una chiara via d’uscita alla pandemia: sta al senso civico e di responsabilità di ognuno di noi “resistere” fino a quando sarà arrivato anche il suo turno per potersi finalmente vaccinare!

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10 Responses

  1. Parsifal-Napoli ha detto:

    La Svizzera è un Paese democratico dove a decidere è il POPOLO non i partiti

  2. Alex ha detto:

    È chiaro a tutti che in Italia non produciamo vaccini, perché sono stati, da ogni governo, di ogni colore, tagliati i fondi per la ricerca e costretto all’estero i migliori ricercatori?
    E che quelli che dicono che la ricerca è importante, sono gli stessi che l’hanno tagliata?

  3. LoZio ha detto:

    Rafforzare le misure per le zone gialle, con l’obiettivo di ridurre i contatti tra le persone; zone rosse locali con misure più stringenti e severe, sul modello Codogno, chiusure nei fine settimana, come già fatto durante le vacanze di Natale.
    Sono alcune delle indicazioni che, secondo quanto si apprende, gli esperti del Comitato tecnico scientifico hanno dato al governo alla luce dell’aumento dei contagi.

  4. KO ha detto:

    Guardiamo l’aspetto positivo: c’abbiamo tutte le canzoni del festival da cantare dai balconi

  5. Max ha detto:

    “A luglio tutti vaccinati” dice il ministro ma i vaccini non si vedono e comunque non risolvono e nemmeno tranquillizzano, la comunità scientifica è divisa, è perplessa.
    Le mascherine si dimostrano sempre più taroccate, vane e persino tossiche, nonché pretesto per inestricabili grovigli affaristici.
    E la serrata a oltranza si rivela sempre più una misura sciagurata sia per la salute, sia per l’economia e sommamente per il contenimento del morbo.
    E allora? Draghi saprà tirarci fuori da tutto questo gran casino?
    C’è chi dice si. C’è chi dice no.
    Ci vivrà… vedrà!

  6. Vale'88 ha detto:

    Abbiamo fatto 30 e adesso sarebbe sciocco non fare 31! Io credo che Draghi sia la soluzione, poi posso pure sbagliarmi, ma se così fosse …poveri tutti noi!!!!

  7. Francesco C. ha detto:

    Fate come ha fatto il Congo, loro hanno subito risolto contro uno Stato di mafiosi che ha scoperto ed isolato un virus con il gioco del Piccolo Chimico, svegliatevi, togliete le museruole che mi fate venire il senso del vomito.

  8. Giacomo-TO ha detto:

    Dopo un anno di sacrifici siamo di nuovo chiusi in casa, perché loro sono degli inetti incompetenti. E la gente non ha un soldo.

  9. francesco m. ha detto:

    Sta venendo giù tutto.
    IL POPOLO NON REGGE

    – Liti familiari
    – Suicidi oscurati dai media
    – Fallimenti e chiusure
    – Fame e disperazione
    – Costituzione violata
    – DAD alienante

    E cosa fanno per tenerlo a bada ?
    Lockdown – Italia

    QUESTO GOVERNO E’ UNA MERDA COME IL PRECEDENTE.

  10. Annalisa C. ha detto:

    Superati in Italia i 100mila morti Covid, e la seconda ondata ne ha prodotti oltre 64mila, il doppio della prima. La prima era imprevedibile, la seconda no. È con questo bilancio che devono fare i conti l’ex premier Giuseppe Conte e chi con lui ha gestito l’emergenza.

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