Dati Istat 2023 confermano calo delle nascite.

di Attilio Runello. L’Istat ha messo a disposizione su internet i dati sulle nascite e sulla popolazione residente.
I dati del primo trimestre 2023 confermano il calo delle nascite. Sono poco più di novantamila. Se la tendenza dovesse continuare a fine anno potremmo avere un nuovo record negativo di culle vuote.
Un dato in controtendenza è il maggior numero di maschi rispetto alle femmine.
Questo in un momento in cui il tema non sembra essere il più importante nelle scelte sociali.
Il minor numero di nascite ha come conseguenza in prospettiva un minor numero di lavoratori, minori entrate per le pensioni, un invecchiamento generale scuole meno piene. Le nascite sono il futuro di un paese.
Possiamo fare un confronto con un paese a noi vicino: la Francia.
In questo paese lo scorso anno le nascite hanno superato le settecentotrentamila. Su una popolazione complessiva di sessantotto milioni di abitanti.
È dovuto a una maggiore fiducia nel futuro ma anche alle scelte delle istituzioni.
Il sistema offre alle famiglie con figli servizi che li accompagnano lungo tutto il percorso.
In Italia mancano asili nido. L’assegno familiare è modesto. Le donne sul lavoro nel momento in cui entrano in maternità sono svantaggiate.
Nelle famiglie benestanti che possono anche permettersi economicamente i figli la cultura della famiglia che era tradizionale in questo paese è in parte scomparsa. L’aiuto che spesso arrivava da genitori, zie, sorelle è venuto meno.
Si è diffusa una cultura professionale ed edonistica.
Recuperare sarà difficile senza un intervento sociale importante.
Nei sondaggi le donne giovani che esprimono il desiderio di avere due figli tende a diminuire.

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1 Response

  1. Leo ha detto:

    soldi PER LA ACCOGLIENZA i risultati sono questi!!!!

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