Crolla il potere d’acquisto del ceto medio.

L’inflazione morde, il costo della vita cresce ogni giorno di più, ma gli stipendi e le pensioni restano sempre quelle: da fame!

Crolla il potere d’acquisto del ceto medio che non ce la fa più a tenere il passo con i continui aumenti di luce, gas, benzina, pane, pasta e latte!

Le famiglie, quindi, spendono di più, ma ‘mangiano’ di meno. Volano gli acquisti di cibo a basso costo con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del 10,3% nelle vendite.

La parola d’ordine non può che essere: tirare la cinghia! 

Con il caro prezzi si spende di più, dunque, ma si consuma di meno e, addirittura, sotto il peso dell’inflazione e del caro bollette si arriva anche a risparmiare sul cibo. È quello che sta succedendo alle famiglie italiane costrette in qualche modo a fronteggiare tutti gli effetti della recente crisi economica. Una crisi che sembra aver contribuito a colpire duro, tra gli altri, anche sulle tasche di quelle categorie che si consideravano ‘coperte’ da uno stipendio fisso, come i dipendenti pubblici il cui potere d’acquisto si è ridotto di ben 7 punti negli ultimi 10 anni.

Insoddisfazione generalizzata anche da parte dei commercianti pensando soprattutto alle sorti dei piccoli negozi, che nel solo mese di novembre hanno perso volumi di vendite per un totale del 6% rispetto a un anno prima, a fronte di un +1% registrato invece dalla grande distribuzione.

A delineare i contorni di una situazione che suscita una generale ondata di preoccupazione è stato l’Istat che ha diffuso gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio relative al mese di novembre 2022 dove, rispetto ad ottobre, le vendite sono leggermente aumentate sia in valore sia in volume (rispettivamente dello 0,8% e dello 0,4%), ma a livello tendenziale, a fronte di un incremento del 4,4% in valore, c’è stato tuttavia un calo dei volumi pari al 3,6%. Un dato negativo, quest’ultimo, causato soprattutto dal crollo del 6,3% dei volumi di alimentari venduti.

A detta delle associazioni dei consumatori si tratta di una situazione pericolosissima destinata purtroppo a peggiorare nelle prossime settimane, quando sui prezzi al dettaglio si faranno sentire gli effetti del caro-benzina e il rialzo delle accise sui carburanti.

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7 Responses

  1. Kim ha detto:

    Scusate ma il CETO MEDIO in Italia è quasi distrutto.
    La massiccia immigrazione ha lo scopo di creare una società: poveri \ Ricchi

  2. Centurione ha detto:

    L’Italia è il Paese delle “caste”.

    La Casta dei GIUDICI.

    La Casta dei parlamentari.

    La Casta dei Consiglieri Comunali.

    La Casta dei Commessi del Parlamento.

    La Casta dei boiardi di Stato.

    Sotto tutte queste caste il POPOLO che non riesce più nemmeno a sopravvivere.

  3. Porter ha detto:

    Il razzismo è una vera porcheria. L’AUTORAZZISMO è la peggiore forma di razzismo, perché si attua contro il proprio POPOLO. Dagli anni ’90 in Italia, si penalizzano gli italiani e si FAVORISCONO gli stranieri. Incredibile ma questa vergogna prosegue nell’indifferenza generale.

  4. SPQR ha detto:

    I problemi li hanmno solo pensionati e lavoratori dipendenti che pagano l’80% dell’IRPEF

  5. Unhcr ha detto:

    I conflitti armati, gli effetti dei cambiamenti climatici e della pandemia, l’aumento del costo della vita stanno causando una crisi alimentare senza precedenti che ha già portato più di 30 milioni di bambini alla malnutrizione acuta, di cui 8 in forma grave.

    È l’allarme lanciato in una nota congiunta da diverse agenzie delle Nazioni Unite: Fao, Unhcr, Unicef, Oms, World Food Programme.

  6. Srl ha detto:

    Ma sono anni, decenni che si perde potere di acquisto e nessun partito ha mai fatto qualcosa

  7. l'Alchimista ha detto:

    SCOPERTA ACQUA CALDA!
    Serve reintrodurre e subito la Scala Mobile

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