Cresce la povertà. Diminuiscono le nascite.

Ci stiamo preparando tutti quanti alla “ripartenza” dopo gli innumerevoli stop and go imposti dalla pandemia. Ma non sarà semplice, perchè c’è un intero paese da ricostruire.

Dal debito pubblico che continua a segnare allarmanti record negativi, ogni italiano porta sul groppone oltre 40mila euro di debito, al crescente tasso di disoccupazione, perso un milione di posti di lavoro nell’anno del Coronavirus.

Va da sè che poi la povertà cresce e le nascite calano!

Nel 2020, sono in condizione di povertà assoluta poco più di due milioni di famiglie (7,7% del totale in crescita dal 6,4% del 2019) e oltre 5,6 milioni di individui (al 9,4% dal 7,7%). Lo rileva l’Istat spiegando che dopo il miglioramento del 2019, nell’anno della pandemia la povertà assoluta aumenta raggiungendo il livello più elevato dal 2005, inizio delle serie storiche. Per quanto riguarda la povertà relativa, le famiglie sotto la soglia sono poco più di 2,6 milioni (10,1%, da 11,4% del 2019).

Prosegue il calo delle nascite in Italia, ma aumenta il ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita: in Italia, nel 2019, è stato effettuata in media per 3,06 gravidanze ogni 100, per un totale di circa 12.800 nuovi nati su 421.913 registrati nello stesso anno. E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto annuale sull’evento nascita in Italia (Cedap) curato dal Ministero della Salute.  Nel 2018, invece, le gravidanze con fecondazione assistita erano state 2,53 ogni 100. Quanto invece al numero complessivo dei nati in Italia, nel 2019 sono stati 20.763 in meno rispetto ai 442.676 del 2018. 

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3 Responses

  1. Bea-OR ha detto:

    Dare lavoro e non elemosine di cittadinanza. Creare nuovi posti e retribuirli in maniera decorosa!

  2. Gheo ha detto:

    E’ tutta una questione economica: chi ha i soldi campa felice e fa figli quanti ne vuole e con chi vuole!

  3. LoZio ha detto:

    Senza lavoro e senza un euro in tasca è difficile non solo mettere sù famiglia, ma campare!

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