L’inferno della Metro C a San Giovanni.

Nel mese di maggio la sindaca Virginia Raggi su Facebook affermava con orgoglio che la nuova linea della Metro C aveva raggiunto picchi di 70mila passeggeri al giorno!

Ma dal 12 maggio scorso, cioè da quando è stata aperta al pubblico la stazione di San Giovanni, lo snodo tra ‘Metro C’ e ‘Metro A’ presenta non pochi disagi. Già da subito si era capito che l’apertura della stazione di interscambio con la Metro A avrebbe portato a problemi di sovraffollamento che fanno ‘tappo’ proprio a San Giovanni. Provare per credere! La Sindaca dovrebbe, almeno per una volta, prendere la Metro C alla stazione di S. Giovanni senza indossare la fascia tricolore e allora si accorgerebbe che tra una corsa e l’altra bisogna attendere un quarto d’ora e che lo scambio tra le due metropolitane è da inferno dantesco, anche se Caronte traghettava meglio! Infatti, chi deve scendere dalla A e salire sulla C – e viceversa – prima deve riemergere dagli inferi della ‘A’ con due scale mobili senza fine, poi passare per i tornelli, fare tutto il percorso ‘archeologico’, quindi validare di nuovo il biglietto ai tornelli e ridiscendere i gironi danteschi con due interminabili scale mobili… se, come e quando funzionano! Se poi gli dice male, che ha perso… il treno, bè allora bisogna aspettare almeno altri 12 minuti, tra la folla che si accalca nell’angusto corridoio asfittico, prima che passi il prossimo treno. Insomma, proprio un brutto quarto d’ora, buttati lì giù sotto-terra! D’altronde, pretendere uno “scambio” allo stesso piano delle due metropolitane e corse più frequenti, dopo anni ed anni di interminabili lavori, sarebbe stato davvero troppo per una città dove il trasporto pubblico è ridotto ai minimi termini. Quindi non resta che rassegnarsi alla passeggiata archeologica tra i ‘cocci romani’ della ‘Stazione-Museo’ di S. Giovanni prima che il treno passi!

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